La poesia “Ai poeti piace la parola cielo” della scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi stabilisce una relazione allegorica tra l’umana esistenza e l’elemento naturale per rilevare l’inadeguatezza delle parole talvolta inadeguate nell’esprimere in modo compiuto la bellezza e l’incanto del cielo. Ricordiamo, in tal senso, anche Frida Kahlo che comunica tutta la sua forza di amare con il famoso verso:” Tu mi piovi, io ti cielo”.
Ai poeti piace la parola cielo
Ai poeti piace tanto il cielo
è senza limiti coi suoi azzurri
serafini sul cuore gonfio della terra.
Ardore di luce nelle infinite albe
s’oscura sulla fronte dell’orizzonte
impallidita dai lenti crepuscoli.
Sinfonia inebriante di voli e canti
talvolta nei gridi di guerra è sudario
orribile tra fumi schianti e schegge.
So che al fondo dell’etere il cielo
ancora allieta la sua anima
nel sogno luminoso e fragile
di una carezza sull’ala di farfalla.
So che il sole radioso accende nubi
per farne vascelli fiabeschi e divini
nel cristallo diafano di un miraggio.
La parola cielo è così piccola
che non può contenere il cielo.
Per questo cerco parole nuove
che facciano da paravento
d’oro e d’argento dove riporre
senza speroni né briglie
lo spazio infinito dell’amore
dondolandomi dolcemente
sull’amaca chiara delle sue braccia.