Avezzano – Bracco (Angelo Braghini), la giovane promessa marsicana della scena musicale giovanile, a soli 3 mesi dall’ultima cover “Graffi”, si ripropone con un pezzo inedito dal titolo “Buio”.
Come lo stesso autore ci spiega, si tratta di una canzone del genere synthwave (genere di musica elettronica influenzato dalle colonne sonore anni ottanta e dalla musica per videogiochi) con contaminazioni pop ed hip hop.
Il tema della relazione sentimentale, vissuta nella sua inesauribile complessità, ancora una volta si intreccia con la ricerca di senso e di una realizzazione umana scevra da ipocrisie e mezze misure.
Il testo sembra la naturale prosecuzione delle ultime 3 canzoni (“Graffi”, “Semaforo rosso” e “Traffico”), tutte incentrate sullo stesso argomento eppure segnate da ritmi e sfumature che le caratterizzano in modo unico.
Il cantautore, molto prolifico in questo felice biennio artistico, ha ricevuto dagli ascoltatori riscontri molto positivi, che lo hanno incoraggiato a scrivere testi sempre più accattivanti, inoltrandosi ad esplorare generi musicali eterogenei e finanche sofisticati.
Con “Buio” l’artista lancia un ultimo grido nel disperato tentativo di recuperare il rapporto con la sua compagna, che, però, sentendosi messa in disparte e incompresa, decide di andare via. Lasciato solo tornano i fantasmi della solitudine ma anche gli stimoli per una più profonda e consapevole ricerca di sé e di valori esistenziali più solidi.
La canzone ricostruisce con la tecnica del flashback l’ultima conversazione tra i due, intrapresa in un fatidico giorno di pioggia nell’auto del protagonista. Qui l’incomprensione tra i partner domina la scena fino alla consumazione di un sofferto “addio”, appunto, nel “buio” più totale della città e delle loro anime.
Di seguito il link gratuito per ascoltarla https://orcd.co/buio_bracco