Magliano dei Marsi – Un importante convegno, non solo per la cittadina di Magliano dei Marsi ma per l’intero territorio, si è svolto nella Sala Consiliare del Comune: la presentazione del MUN il Museo dell’Uomo e della Natura, realizzato dal Comando dei Carabinieri per la tutela della Biodiversità e dei Parchi, dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità con L’Amministrazione Comunale e in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Ha moderato gli interventi la giornalista del TG5 responsabile della rubrica “l’Arca di Noè” Maria Luisa Cocozza. L’apertura del convegno è stata affidata al Comandante Comando Biodiversità e Parchi del CUFA, Gen. Davide De Laurentis. Il saluto ai presenti è stato porto dalla Sindaca di Magliano dei Marsi Mariangela Amiconi .
Numerose le autorità civili e militari intervenute per sottolineare la valenza della inaugurazione del MUN interamente strutturato e rinnovato. Presenti: Giuseppe Di Pangrazio, Presidente del Consiglio Regione Abruzzo-, Lorenzo Berardinetti -consigliere regionale-, il Prefetto di L’Aquila dr. Giuseppe Linardi e il Prefetto di Isernia dr. Fernando Guida, Angelo Caruso -Preside Provincia di L’Aquila-, Dr. Giovanni Potena -Pr.Dir. CFS a riposo: la Riserva del Monte Velino-, Col. Luciano Sammarone –C.te Rep. CC Biodiversità Castel di Sangro-, Col. Raffele Manicone -C.te Raggruppamento CC Biodiversità Roma-, Gen. D. Davide De Laurentis –C.te Comando Biodiversità e Parchi del CUFA-. Inoltre sono intervenuti Americo Montanaro Unione Italiana Ciechi Avezzano, Alessandro Alessandrini a ricordare la figura del padre, e il presidente dell’ANFASS Marsica Domenica di Salvatore, con gli ospiti anche della residenza Peter Pan di Celano.
Alfonso Alessandrini nel 1987, allora Direttore Generale della Direzione Economia Montana e Foreste del Ministero Agricoltura e Foreste, con il proprio impegno e professionalità istituì la Riserva Naturale Orientata “Monte Velino”. La figura di Alfonso Alessandrini ha voluto significare la difesa per la conservazione della natura e della biodiversità. Ambientalista ha fatto da faro a più generazioni di forestali. Ha lasciato una grande eredità culturale con i suoi scritti.
Il MUN apre le porte a chi vuole entrare in contatto con lo straordinario mondo della natura, imparare a conoscerla e difenderla quale patrimonio inestimabile. Come ha sottolineato il Gen. Antonio Ricciardi il MUN è lo “strumento di diffusione della cultura dell’ambiente.” Il museo è stato concepito con le più moderne tecnologie. E’ emerso da ogni relatore un unico segnale: è necessario che l’uomo prenda consapevolezza di dover salvaguardare l’ambiente e difenderlo. E’ un’azione di tutela di un territorio unico come quello a ridosso della Riserva “Monte Velino”. Affascinante la passione di chi ha portato avanti lo studio di essenze botaniche scomparse, e di specie che non erano più presenti come il corvo imperiale scomparso nel ‘700, riportato in zona dal Pollino in Calabria, e dopo l’acclimatamento in voliera, è stato liberato ripopolando, in circa due anni, tutto il corpo centrale dell’Appennino oggi presente anche in Valle Roveto. Il grifone, avvoltoio che si nutre di carcasse con un’apertura alare di circa 3 mt, fu rintrodotto nel ’94. Vennero raccolti in Spagna, con non poche problematiche amministrative, alcuni esemplari che dopo un periodo in voliera, furono liberati e oggi sono presenti in un numero di oltre 200 elementi, ambientati perfettamente.
Il MUN è un ambiente teso a proporre i percorsi di divulgazione, dell’importanza di avvicinare le persone, sia giovani che adulti, alla conoscenza della natura, al fine di poter prevenire il crimine contro l’ambiente e la fauna.
La proposta del museo è di partecipazione, di valorizzazione e di fruizione per meglio comprendere e rispettare il patrimonio del territorio.
IL MUN vuole essere il museo di tutti. Il progetto prevede, come ultima tecnologia, l’inserimento del codice QR che, con una sintesi vocale consente, tramite un semplice telefonino, ai non vedenti di accedere all’informazione. Lungo il percorso è impossibile non essere coinvolti dalla percezione dei suoni che creano l’atmosfera musicale della natura.
E’ stato ribadito che l’impegno principale dell’arma dei Carabinieri del CUFA (Comando Unità Forestale Ambientale e Agroalimentare) del Raggruppamento Biodiversità e del Comando per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi , è proprio quello di rafforzare e condurre avanti con convinzione i programmi della difesa della natura, dello sviluppo scientifico, della biodiversità e degli ecosistemi, e della difesa delle specie in via di estinzione,
Il MUN non è solo un museo ma anche un laboratorio ed è stato comunicato che è inserita nel programma la riproduzione, sul territorio nazionale, al fine di diffondere questa tipologia di conoscenza.
Presentata durata la cerimonia di inaugurazione anche la mountain bike per i giovani su carrozzina, realizzata su idea del Maresciallo Domenico De Sanctis, che consentirà loro di poter effettuare piccole escursioni in montagna.
Il taglio del nastro presso il Museo dell’Uomo e della Natura è stato affidato alla Sig.ra Anna Maria Alessandrini, quale madrina, con la Sindaca Mariangela Amiconi.
Il museo, potrà essere visitato gratuitamente previo prenotazione.
“La tutela dell’ambiente necessita di un grande progetto, un progetto allo stesso tempo antico e nuovo, un progetto uomo, un progetto fatto di equilibrio ecologico e di equilibrio sociale, allora la gente capirà la vera essenza delle aree protette come parte di sé, e sentirà l’orgoglio di possederle e di proteggerle. Allora, forse, cadranno i confini dei Parchi” (Alfonso Alessandrini 1981).
Foto e video a cura di Manuel Conti