LIFE Bear-Smart Corridors, espandere l’area di distribuzione dell’orso bruno marsicano

Recuperare l'orso bruno in Grecia
Inaugurazione del Sentiero dell'Orso

Progettato sui buoni risultati raggiunti dalla realizzazione delle Bear Smart Community nell’area rewilding dell’Appennino centrale, la Commissione Europea che finanzia il programma LIFE aumenterà e migliorerà gli sforzi per sviluppare un network finalizzato alla coesistenza nei corridoi ecologici sia in Italia sia in Grecia. Il programma è ufficialmente iniziato a marzo, quando i rappresentanti delle organizzazioni partner si sono incontrati a Pettorano sul Gizio per discutere obiettivi e azioni.

Gli sforzi per migliorare la coesistenza uomo-orso mirano a rafforzare il recupero dell’orso bruno in Grecia e ad espandere l’areale di distribuzione della sottospecie del raro orso marsicano in Italia. In entrambi i casi la crescita della popolazione è limitata dalle sfide che questi animali devono affrontare fuori dalle aree protette. Lacci, avvelenamenti e bracconaggio sono minacce sempre presenti, e gli orsi che entrano nei paesi in cerca di cibo facile da cassonetti della spazzatura, apiari, frutteti e pollai delle aziende agricole possono innescare conflitti.

Recenti ricerche hanno identificato connessioni critiche di habitat idonei che potrebbero congiungere fino a 300.000 ettari di aree protette, consentendo una maggiore mobilità della popolazione, come spiega Antonio Di Croce, Direttore della Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio. “Nel lungo periodo la conservazione della specie è determinata soprattutto nelle zone fuori dall’area rifugio della popolazione esistente, dove ci sono habitat altamente idonei connessi da corridoi ecologici. In questo modo potrebbero stabilirsi nuovi animali riproduttivi, sostenendo una popolazione più ampia.” La creazione di condizioni favorevoli per gli orsi e le persone all’interno di questi corridoi sarà raggiunta attraverso la realizzazione delle Bear-Smart Community.

Coprendo 22 siti Natura 2000 in Appennino centrale e altri 6 in Grecia, i “corridoi a prova d’orso” daranno ai plantigradi lo spazio di cui hanno bisogno per creare popolazioni geneticamente diverse e autosufficienti – fornendo allo stesso tempo benefici a molte altre specie. La strategia alla base del concetto delle Bear Smart Community ha tre elementi:

  • costruire conoscenza sugli orsi attraverso educazione e crescente consapevolezza;
  • mettere in campo misure di mitigazione per proteggere animali domestici e proprietà e incoraggiare la ricerca di cibo da parte degli orsi lontano dai centri abitati;
  • sviluppare imprese che creano un’immagine positiva per gli orsi e aiutano a spostare coerentemente la percezione del pubblico.

Ottenendo fiducia e supporto dai residenti e da altri portatori di interesse, possono essere sviluppati i corridoi di coesistenza, garantendo un ambiente sicuro per gli orsi. Durante i cinque anni dell’iniziativa, il LIFE Bear-Smart Corridors rappresenterà un esempio di migliore pratica per la coesistenza uomo-orso, con lo scopo finale di “spianare la strada” al concetto di Bear-Smart Community in tutta Europa.

L’area rifugio per l’orso bruno marsicano a rischio critico di estinzione è il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove la popolazione è stata stimata tra 47 e 61 individui nel 2014 attraverso un campionamento genetico. Il parco, ampiamente montuoso e boscoso, ha ormai raggiunto la sua completa capacità di carico, quindi la crescita della popolazione può avvenire soltanto attraverso l’espansione dell’areale. Gli orsi bruni marsicani hanno un vasto territorio che raggiunge i 300 km2.

Sappiamo che il futuro dell’orso bruno marsicano è connesso con la sua capacità di espandere il proprio areale di distribuzione e colonizzare nuovi territori. La ricerca scientifica ci dice che gli Appennini sono ricchi di aree ecologicamente idonee in grado di ospitare una popolazione vitale di circa 200 orsi” dice Luciano Sammarone, Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Nelle aree periferiche del parco i numeri degli orsi sono bassi – riferiti a pochi maschi erranti e sporadicamente femmine riproduttive – sottolineando quanto siano importanti i corridoi per la sopravvivenza futura della sottospecie.

Per altre aree in Appennino centrale, quali il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, la presenza degli orsi marsicani è recente, con avvistamenti registrati a partire dal novembre 2019. “È precisamente per questa ragione che le azioni del LIFE Bear-Smart Corridors – volte a ridurre i rischi e le minacce per questa specie attraverso misure immediate – sono così cruciali in questo momento”, dice Alfonso Calzolaio, Direttore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. “Questo ci consente di anticipare tensioni e conflitti e cominciare con il piede giusto un nuovo rapporto di convivenza tra orsi e comunità locali”.

Fonte: Rewilding Apennines

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