San Benedetto dei Marsi – Il procedimento giudiziario legato all’incendio doloso che nel 2016 ha colpito uno stabilimento industriale di San Benedetto dei Marsi ha raggiunto un nuovo sviluppo. La Corte d’Appello di Perugia ha confermato la sentenza di primo grado, riconoscendo la responsabilità dell’imputato, un 54enne residente in paese, quale mandante dell’attentato incendiario, che ha provocato danni significativi all’azienda situata nella Marsica. Oltre alla conferma della condanna, è stato disposto il rimborso delle spese legali sostenute dalla parte civile.

L’incendio in questione si inserisce in una serie di episodi di natura dolosa che tra il 2012 e il 2016 hanno colpito la zona, coinvolgendo attività commerciali e cittadini. Tra gli eventi più rilevanti si ricordano incendi a strutture ricettive e attività economiche, oltre a diversi atti intimidatori. Anche nei comuni limitrofi si sono verificati episodi simili. Le indagini, coordinate dalle autorità competenti, hanno portato a ricostruire un quadro chiaro della vicenda, individuando il responsabile del rogo del 2016. Per altri episodi, pur in presenza di elementi probatori, l’azione penale non è proseguita a causa della prescrizione.

Dopo la sentenza d’appello, la famiglia alla guida dell’azienda ha espresso soddisfazione per l’esito del procedimento:

“Questa decisione rafforza la verità che abbiamo sempre sostenuto. Anche se per altri episodi la giustizia non ha potuto fare il suo corso fino in fondo, le responsabilità sono state riconosciute. Oggi possiamo dire che la verità ha trovato voce. La giustizia non cancella ciò che è stato, ma aiuta a guardare avanti con maggiore serenità. Un ringraziamento sentito va all’avvocato Luca Bruno, che ha saputo guidarci con rigore e lucidità in un cammino difficile e doloroso. Un riconoscimento speciale al procuratore Maurizio Maria Padalino, grazie al quale è stato possibile riaprire le indagini, riaccendendo la speranza di giustizia in un momento in cui sembrava tutto perso.Un profondo grazie, infine, al giudice Luca Lepidi del Tribunale di Avezzano, per la competenza, la fermezza e il senso del dovere dimostrati nel condurre il processo di primo grado.”