Avezzano – “A distanza di oltre un mese dal terribile incendio dell’impianto di raccolta dei rifiuti, migliaia di cittadini avezzanesi e di dipendenti delle aziende del nucleo industriale non hanno avuto nessuna notizia dalle Autorità sui pericoli che corrono a causa del crollo del tetto di onduline di eternit” dichiara in una nota stampa l’Avvocato Crescenzo Presutti.
“Trattandosi di materiale contenente amianto, andato completamente in frantumi (parliamo di migliaia di mq), nessuno ha allertato la cittadinanza sui possibili pericoli e sui rischi alla salute, né ha indicato eventuali misure precauzionali. Peraltro nelle prime ore e nei giorni seguenti al rogo a nessuno sembra essere venuto in mente di monitorare la presenza di amianto, sostanza cangerogena, nell’aria”.
“Montagnole di amianto sono ancora oggi esposte alla mercé del vento senza che nessuno abbia avvertito la cittadinanza dei possibili rischi e le macerie ancora fumano e sono prive di qualsiasi intervento di messa in sicurezza.
Siamo preoccupati, non vorremmo che si ripetesse quanto accaduto nel rogo di Effesystem risalente ad alcuni decenni orsono e dove solo l’amministrazione De Angelis ha stanziato le somme necessarie per iniziare la bonifica ordinata dal tribunale di Sulmona”.
“Chiediamo, conclude Presutti, al Commissario Prefettizio, all’arta e alla Asl di rendere noti i pericoli e le misure attuate e da attuare per mettere in sicurezza il sito e per salvaguardare la salute di cittadini e dipendenti che ogni giorno frequentano quei luoghi e le immediate adiacenze”.