Tagliacozzo. Sono state chiuse le indagini preliminari nell’inchiesta sugli appalti pubblici al Comune di Tagliacozzo.
Una ventina di persone potrebbero ora essere rinviate a giudizio.
Tentata concussione, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale sono state le accuse mosse nei confronti di alcuni amministratori, di tecnici e di alcuni imprenditori locali.
Dopo una lunga indagine, durata anni e partita dall’esposto di un ex assessore, i carabinieri alla fine di marzo scorso arrestarono l’ormai ex sindaco Maurizio Di Marco Testa, Gianpaolo Torrelli, il responsabile dell’ufficio tecnico, l’architetto Carlo Tellone e l’assessore alla Cultura Gabriele Venturini.
Risultarono indagati anche Angelo Di Marco, Giancarlo Bonifaci, Maurizio Palmeggiani, Mauro Volpe, Alessandro Di Michele, Antonio Mastroddi, Luigi Mastroddi, Gianpiero Attili, Franco Pasquini, Anna Calzetta, Antonio Amicucci e Angelo Poggiagalle.
Per Angelo Di Marco, Giancarlo Bonifaci, Maurizio Palmeggiani, Alessandro Di Michele e Mauro Volpe il gip Maria Proia dispose la misura temporanea di esercitare l’attività di impresa.
Tutti i provvedimenti furono poi annullati dal tribunale del Riesame per le mancate motivazioni del gip nel chiedere le misure.
Ora il pm Roberto Savelli ha fatto notificare agli indagati la conclusione delle indagini.