Rimedio agli innesti di fine inverno danneggiati dal gelo nell’orto famigliare
L’annata appena trascorsa non si può dire che abbia soddisfatto le aspettative di chi per professione o per passione si occupa di piante e di agricoltura in generale. L’annata 2017 inizialmente si era avviata bene con giornate luminose e temperature ideali tanto che gli appassionati agricoltori marsicani partirono in quarta per espletare nel migliore dei modi le doverose e svariate pratiche agricole, come La potatura e gli innesti dei fruttiferi che rientrano a pieno titolo in tale contesto.
Volendo focalizzare l’attenzione su uno solo degli argomenti in oggetto, la vite ci offre la possibilità di parlare di alcune sue prerogative e dei rimedi attuabili quando (anche per fini hobbistici) l’innesto a spacco di fine inverno, con la talea di uva, di uva fragola nella fattispecie, viene danneggiata dal gelo. L’uva fragola nell’orticello familiare non manca mai e, chi non la possiede, fa di tutto per acquistare una barbatella già pronta per essere messa a dimora. Quando però il terreno a disposizione è poco, allora si fa di tutto per effettuare un innesto su una vite già presente in loco, con la speranza di avere presto un piccolo pergolato che produca uve prelibate e profumate.
Tanto per dare qualche informazione più esaustiva, agli appassionati e non, diciamo che i tralci spogli della vite, prima che comincino le potature e inizi la primavera, appaiono lunghi, sarmentosi, con nodi contrapposti lungo l’asse per tutta la lunghezza. Quelli che a prima vista sui tralci possono apparire nodi, sono dei rigonfiamenti naturali muniti apparentemente di una sola gemma ma in realtà, nelle sue adiacenze, nascosta in profondità, c’è sempre un’altra gemma latente, pronta a subentrare qualora la gemma principale venisse danneggiata.
La vite, però, è una pianta generosa, anche in circostanze meteorologiche avverse riesce a dare sempre un minimo di produzione. La così detta gemma nascosta o di riserva, anche se parte con ritardo, germoglia abbastanza velocemente tanto da formare tra maggio e giugno, tralci verdi e teneri dalla giusta consistenza, adatti e utilizzabili per un secondo tentativo di innesto verde.
Una serie di immagini fotografiche corredate di didascalie, mostrano con assoluta chiarezza il comportamento e la bontà dell’innesto verde a doppio “taglio” inglese effettuato in sostituzione dell’innesto di fine inverno purtroppo non andato a buon fine. Tra i punti di forza dell’innesto verde eseguito il 30 maggio 2017 e fotografato a più riprese nei diversi stadi di sviluppo, si sono potuti constatare delle peculiarità molto importanti quali: l’immediata entrata in succhio, la rapidità di accrescimento e la vigoria dei tralci in espansione.
Lido Di Cioccio
Maria Antonietta Milanese