INPS, Bonus assunzioni donne vittime di violenza: ecco come ottenerlo

La Legge di Bilancio 2024 ha reso strutturale il bonus assunzioni per le donne vittime di violenza che ricevono il cd “Reddito di Libertà”, la misura nata nel 2021 a sostegno delle donne in situazione di povertà, scampate alla violenza, con o senza figli, che decidono di rendersi autonome.

La Manovra 2024 ha stabilito l’esonero dei contributi previdenziali, al 100% e fino a un massimo di 8mila euro, dei privati che assumono nel triennio 2024-2026 donne disoccupate scampate alla violenza. La circolare Inps del 5 marzo fornisce le prime indicazioni operative.

Il bonus spetta a tutti i datori di lavoro del settore privato e che operano in ogni settore economico del Paese ed è applicabile in caso di assunzioni di cittadine italiane, comunitarie o persone con regolare permesso di soggiorno, senza figli o con figli minori, già beneficiarie del sussidio economico a sostegno della loro autonomia e indipendenza e seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali.

Come detto, l’esonero riconosce ai datori di lavoro che assumono donne vittime di violenza uno sgravio contributivo pari al 100% dei complessivi contributi previdenziali, nel limite massimo di 8mila euro all’anno, riparametrato e applicato su base mensile, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

La soglia massima di esonero della contribuzione riferita al periodo di paga mensile è pari a 666,66 euro, il bonus non è soggetto alla disciplina sugli aiuti di Stato e può essere cumulato con altre misure agevolative, comprese le decontribuzioni previdenziali a carico della lavoratrice.

L’esenzione contributiva è applicabile a diverse tipologie di rapporti lavorativi, con durate differenti a seconda del rapporto di riferimento: per i contratti di lavoro a tempo indeterminato, il bonus è concesso per un massimo di 24 mesi, mentre per i rapporti a tempo determinato è riconosciuto per un massimo di 12 mesi, anche in caso di proroga del contratto. 

Il bonus spetta anche:

  • in caso di trasformazioni a tempo indeterminato di precedenti rapporti di lavoro a termine, e in questo caso lo sgravio è concesso per un massimo di 18 mesi a partire dalla data dell’assunzione a tempo determinato.
  • in caso di part-time, per i rapporti di lavoro subordinato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro e con riferimento ai rapporti di lavoro a scopo di somministrazione.

Con successivi provvedimenti l’INPS illustrerà le modalità di fruizione dell’esonero contributivo, che sarà riconosciuto ai datori di lavori nei limiti dei fondi stanziati per la misura dalla Manovra 2024: la dotazione complessiva è di 12,5 milioni di euro.  

Fonte: FIRA

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