Avezzano – È avvenuta ieri mattina, ad Avezzano, l’intitolazione dello Stadio dei Marsi a Sandro Cimarra. Il vescovo Giovanni Massaro nel suo intervento ha affermato che «lo stadio è luogo di socializzazione, luogo in cui si chiacchiera, si stacca dalla routine della vita, si canta e si fa festa ma si impara anche ad accettare le sconfitte».
«Oggi – ha continuato il presule – questo stadio viene intitolato a Sandro Cimarra, capitano dell’Avezzano tra gli anni 1970 e 1980. Era un centrocampista tuttofare che con generosità si caricava i suoi compagni sulle spalle e li portava alla vittoria. Era capace di correre per 90 minuti rimanendo sempre lucido fino al momento dell’ultimo passaggio. La moglie di Sandro Cimarra mi ha raccontato che lui era un uomo di fede. Tutti i giorni si recava nella Chiesa di San Giuseppe e, anche quando l’Avezzano giocava in trasferta, la sua prima preoccupazione era quella, ovunque andasse, di individuare una chiesa dove poter partecipare alla Messa.
È davvero un esempio per tutti, soprattutto per i giovani. Lo sport veicola valori fondamentali; la vita è fatta di fatiche, di sacrifici e nella vita è importante, come nello sport, avere degli obiettivi, dei desideri. Nella vita è importante saper accettare anche le sconfitte. Lo sport educa a stare con gli altri, a fare gioco di squadra, a fare rete, a partecipare alle gioie altrui. Sono i valori che Sandro Cimarra ha incarnato e che sul suo esempio siamo chiamati ad incarnare anche tutti noi. Questo è l’impegno che oggi noi assumiamo».