Abruzzo – Per noi che lo abbiamo visto nascere e crescere, Juan Carrito è quasi una consuetudine. Ne abbiamo seguito le tracce ma anche le continue incursioni, le passeggiate tra le strade dei borghi del Parco così come le scorribande nei negozi di dolci o nei pollai. Che la sua fama potesse raggiungere persino la Cina sembra impossibile eppure è proprio così: del “nostro” orso bruno marsicano si parla e si scrive anche nel lontano oriente.
A dedicargli un articolo è il giornale cinese “Macau on Journey” (Macao in Viaggio). Macao, per chi non lo sapesse, è una regione autonoma situata sulla costa sud della Cina continentale, divisa da Hong Kong dal Fiume delle Perle. Macau è stata territorio portoghese fino al 1999, poi, nel dicembre di quell’anno, la regione è tornata ad essere cinese. Tornando a Juan Carrito, dunque, il giornale cinese di Macau, che sembra riprendere la notizia dal britannico “The Guardian”, ne ripercorre brevemente la vita e le “gesta”.
Si parla della presenza dell’orso a Roccaraso, del suo costante avvicinamento ai centri abitati, della sua passione per il cibo e del vizio di cercarlo anche nei bidoni della spazzatura. Ovviamente si parla anche del fatto che Juan Carrito sia stato “arrestato” un paio di volte per tentarne la re-immissione in natura. L’orso figlio di Amarena, a quanto pare, sta diventando famoso anche in estremo oriente: i suoi atteggiamenti, evidentemente, rappresentano un’autentica anomalia.