Abruzzo – Ci abbiamo provato, ma non riusciamo a comprendere stavolta dove sia la notizia e perché si insista nel voler a tutti i costi “sbattere in prima pagina” quest’animale, che in tanti stiamo cercando di salvare da una cattura che lo condannerebbe a vivere in un recinto per tutta la vita. Non c’è nulla di strano o insolito in quel che è accaduto: l’orso si muoveva in montagna, interrompendo temporaneamente il periodo di ibernazione così com’è caratteristico della sua specie. Probabilmente rientrerà in tana per un altro breve periodo prima di riprendere appieno la sua attività a metà-fine marzo. Tutto dipenderà ovviamente dalle temperature e dalla lunghezza della permanenza della neve sino a quote relativamente basse.
Quel che invece si ricava dall’ennesima esposizione mediatica del fortuito avvistamento avvenuto è che il problema non sia Carrito, ma l’affollamento delle nostre montagne in ogni stagione dell’anno. C’è sempre meno spazio libero e silenzioso per gli ultimi orsi dell’Appennino e se questo è inevitabile nell’area di Roccaraso – Aremogna, che basa la sua economia sul turismo invernale e che per questo NON è ricompresa in alcuna area protetta, forse diventeranno finalmente evidenti a tutti le ragioni dell’opposizione di Salviamo l’Orso all’allargamento dei bacini sciistici già esistenti nei parchi nazionali e regionali del centro Italia. Chiediamo lo STOP a nuovi impianti (se non per sostituire e rimodernare gli esistenti) e una zona “franca” da questo tipo di turismo almeno nei territori che compongono la rete delle Aree Protette.
Non crediamo con questo di chiedere troppo né di impedire il turismo in queste zone, poiché ci sono altre sue forme che possono essere sviluppate senza impattare pesantemente sulla conservazione dell’orso. Infine, la questione fondamentale da chiarire è se le nostre comunità, al di là dei discorsi di circostanza di cui la politica regionale si è riempita la bocca in questi anni, siano disposte a lasciare alcuni spazi inviolati alla natura dell’Appennino oppure no. Ecco, più che riportare della passeggiata di Carrito in montagna, disturbata dai turisti e non il contrario, sarebbe bello e più utile che la stampa ponesse questa domanda ai cittadini, agli amministratori e ai politici di tutti gli schieramenti.
Fonte: Salviamo l'Orso