Kromoss, eletti i rappresentanti sindacali. Successo per la FIM-CISL che entra a pieno titolo nella RSU e RLS

«Alla Kromoss, bisogna ripartire dai diritti fondamentali, non dal premio di risultato e dalla flessibilità degli orari. Dalla Kromoss va preteso, prima di tutto, il rispetto per i lavoratori, e per farlo, basta applicare il C.C.N.L. in tutte le sue parti.»

Avezzano – Soddisfazione in seno alla FIM per l’elezione di Pierluigi Iacobucci alla R.S.U. della Kromoss S.r.L. di Aielli. Iacobucci sarà anche il referente R.L.S in quota Fim all’interno dell’azienda. Un’elezione affatto scontata che ridefinisce il profilo della rappresentanza sindacale nello stabilimento marsicano.

Un ispirato Antonello Tangredi, leader storico della FIM-CISL, racconta alla nostra redazione che all’indomani della sconfitta patita tre anni fa, il sindacato studiò le ragioni di quella che non ha esitato a definire una clamorosa disfatta. Evidentemente l’autocritica deve aver giovato se a distanza di tre anni la FIM è riuscita a rafforzare la propria rappresentanza dentro la fabbrica.    

«Tre anni fa, la FIM non perse per questioni di merito, ma solo perché osò alzare la voce ricorrendo al Giudice del Lavoro per ottenere il rispetto delle leggi e del C.C.N.L. Lo facemmo per tutelare i sacrosanti diritti dei lavoratori, mai presi in considerazione dalla Direzione aziendale. Qualcuno poi, provò maldestramente a spiegare – si fa per dire – ai lavoratori, che noi della FIM, non avessimo valutato il fatto che l’azienda era sindacalizzata da poco e che le nostre presunte posizioni preconcette e ideologiche l’avrebbero portata alla chiusura.»

Questa la cruda rappresentazione di Tangredi che afferma, senza mezzi termini, che secondo lui, fu fatto di tutto per tenere la FIM fuori dalle dinamiche aziendali. Tuttavia, oggi rivendica con orgoglio, il fatto che il suo sindacato, nei tre anni trascorsi, abbia sempre seguito con costanza ogni evento verificatosi dentro la fabbrica.   

«Non abbiamo perso una virgola di quello che si è consumato dentro la fabbrica e soprattutto, di quello che non è stato fatto a tutela dei lavoratori, da parte di chi avrebbe dovuto farlo. Sono tante le cose non fatte, e quelle fatte senza immaginazione, non arrivano a due, e certamente, non sono dovute al Covid, né sono a vantaggio dei lavoratori.»

Tangredi sottolinea come in questi tre anni, il contegno della FIM, sia sempre stato improntato sulla massima trasparenza, sia nell’assistere i lavoratori nelle controversie disciplinari, che nel tenere viva l’attenzione sui temi del lavoro, attraverso la puntuale informazione. Senza contare l’impegno costante nel raccordarsi e confrontarsi con le maestranze che sempre più, hanno dato fiducia al sindacato attraverso la sottoscrizione delle deleghe.  

«È proprio la fiducia che abbiamo conquistato sul campo ad aver determinato l’elezione di Pierluigi Iacobucci nella RSU e nella RLS. Organismi nei quali conta il sapere, non la prepotenza o la paura, tantomeno le bugie di quelli che invece hanno perso.»

Per Tangredi, il voto dell’altro giorno, ha palesato in valore assoluto, che la FIM e i suoi Dirigenti sindacali, hanno svolto un ottimo lavoro dentro la fabbrica, al contrario di altri, che secondo il sindacalista della FIM, avrebbero clamorosamente fallito un goal a porta vuota.

«Alla Kromoss, bisogna ripartire dai diritti fondamentali, non dal premio di risultato e dalla flessibilità degli orari, come se già non bastasse quella concessa finora, senza conseguire risultati. Dalla Kromoss va preteso, prima di tutto, il rispetto per i lavoratori, e per farlo, basta applicare il C.C.N.L. in tutte le sue parti. Aspetto questo, ampiamente disatteso da chi avrebbe dovuto sbattere i pugni sul tavolo delle trattative.»

Tangredi conclude dicendo che c’è un tema di rispetto delle norme della sicurezza sul lavoro, da riportare immediatamente al centro del confronto con la direzione aziendale, e c’è la necessità di ricostruire un nuovo rapporto fra sindacato e azienda, improntato sul rispetto dei ruoli.

«Solo al verificarsi di queste pre-condizioni, che riteniamo essenziali per dar corpo a un rapporto serio fra le parti, si potrà parlare di piano industriale, di orari e di premi di risultato. La FIM-CISL, è felice del successo ottenuto, e nel ringraziare tutti i lavoratori che l’hanno sostenuta, auguro a Pierluigi IACOBUCCI ogni fortuna, in questa missione sindacale, industriale e sociale.»

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