La banda musicale di Pescina e le feste di Scafa del 24 agosto 1913

La descrizione dello studioso Alessandro Morelli conoscitore del fenomeno bandistico abruzzese

Pescina – Le bande hanno accompagnato la vita civile e religiosa delle comunità abruzzesi in cortei, eventi, cerimonie e celebrazioni. La banda musicale di Pescina, diretta dal Maestro Vincenzo Ferrara, si esibì a Scafa (rientrante nel territorio della Provincia di Chieti) nel 1913, sul finire di agosto, con alcuni cavalli di battaglia: La Vedova Allegra, tratta dall’operetta del 1905 di Franz Lehár [1], trascritta per banda ed il Mefistofele di Arrigo Boito (1842-1918).

A fornirci questi dettagli, è un anonimo mittente con una cartolina illustrata (Fig. 1) che riporta la data del 24 agosto 1913 ed una veduta del paese con lo sfondo della Majella. La cartolina fu spedita da Scafa ed arrivò a Roma il giorno seguente: una grande velocità dovuta principalmente alla vicinanza della località pescarese alla linea ferroviaria Pescara-Sulmona-Roma.

Il testo della cartolina è descritto brevemente; in poche righe si descrivono la bellezza, i colori ed i sapori dei momenti di festa della comunità. “Il programma delle grandiose feste”, più di cento anni fa con tutta probabilità, in onore di S. Rocco e della Madonna del Carmelo (Fig. 2), è così riportato:

  • Vedova Allegra
  • Mefistofele
  • Banda di Pescina
  • Porchetta
  • Gelato amato dalle feste campagnole a quelle cittadine.

Ancor oggi il 16 luglio viene officiata una solenne messa nella chiesa parrocchiale di Scafa intitolata alla Beata Vergine del Carmelo e l’ultima domenica di agosto, in onore della patrona del paese, la sua statua viene portata in processione per le vie cittadine (Fig. 3).

La banda di Pescina è una delle più antiche d’Abruzzo (1801); sul finire dell’Ottocento ottenne l’appellativo di “Leonessa d’Abruzzo” con successi ottenuti in diverse località italiane. Agli inizi del Novecento intraprese tournée all’estero con applauditi successi.

Nel 1912 il Maestro Ferrara portò al successo la banda nel concorso svoltosi a Napoli che vide piazzarsi la formazione abruzzese davanti alla banda di Venezia. Lo stesso concerto marsicano è tra le poche formazioni bandistiche abruzzesi che può vantare una certa continuità artistica ricca di successi dall’Ottocento a tutto il Novecento.

Attraverso il testo (Fig. 4) della cartolina d’epoca il lettore di oggi può percepire l’importanza della musica bandistica per le comunità che andava ad intrecciarsi sempre più con la cultura musicale teatrale. Fino alla Prima Guerra mondiale era presente un gran numero di formazioni in molti paesi abruzzesi. Successivamente intorno agli anni Venti ci fu una ripresa importante dell’attività artistica musicale in tutta Italia. Le bande riempivano di note le piazze ed i cieli d’Abruzzo.

Note

[1] Operetta presenta in Italia il 27 aprile 1907 al Teatro Dal Vermedi Milano e successivamente replicata in molte città italiane.  Franz Lehár, come suo padre, fu Maestro di banda militare della Marina austriaca a Pola ed a Trieste.

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