Avezzano – Per commemorare gli 80 anni della liberazione dall’oppressione nazifascista, sabato 29 marzo nella “Sala Irti”, si è tenuta la presentazione del libro di Daniele Astolfi titolato “La Brigata e la Maiella”. L’evento, preceduto dall’inaugurazione della mostra dedicata alla resistenza presso la sede della “Pro Loco” di Avezzano, è il primo di una serie di appuntamenti finalizzati alla ricostruzione della memoria storica della lotta partigiana nella nostra regione.
Il Dottore Gino Milano ha aperto il tavolo sostenendo che l’iniziativa, promossa dal Centro Servizi per il Volontariato Abruzzo, ha la finalità di sensibilizzare le nuove generazioni sui valori di libertà e democrazia, oggi spesso disattesi, per la difesa dei quali la Brigata Maiella ha eroicamente combattuto.
L’autore ha illustrato il contenuto storico del suo libro rispondendo alle domande a lui magistralmente poste dalla “Poetessa d’Abruzzo” Maria Assunta Oddi dialogando con competenza professionale.
Daniele Astolfi, pregiato giornalista collaboratore del quotidiano “Il Messaggero”, nell’interloquire con la relatrice, ha dato una lettura mitica e sentimentale dei documenti storici mettendo in rilievo l’influenza dei luoghi non solo negli eventi ma anche nella formazione dei caratteri delle persone.
La sua antropologia geografica è simile a quella di Benedetto Croce che come lui, innamorato delle genti d’Abruzzo diceva:
“La storia nostra è storia della nostra anima e storia dell’anima umana è la storia del mondo”.
Astolfi ha messo poi in rilievo l’autentico sentimento patriottico della Brigata Maiella che, guidata dal comandante Ettore Troilo, un repubblicano antifascista, è stata l’unica Brigata Partigiana ad avere la medaglia d’oro al valore militare della bandiera nel 2 maggio del 1965.
Anche grazie alla lettura di brani tratti dal libro da parte della gentile consorte di Astolfi e delle poesie di Maria Assunta Oddi non sono mancati momenti pieni di emozioni che hanno favorito l’empatia con i fruitori verso gli ultimi e gli oppressi.
Particolarmente commovente il racconto di Astolfi della Maiella coperta nel silenzio della neve e il suo sostare sulle lettere del maggiore d’armata britannico Lionel Wigram, alleato fedele della Brigata, alla moglie Olga e ai suoi figli che l’affetto ai suoi occhi rendeva belli come nessun altro bambino.
Una sala affollata ha seguito con interesse tutto l’evento. Tra i presenti insieme a molte personalità di spicco nel sociale e nella cultura, il giornalista Rai Antonio Monaco e Angelo Venti.
Un grazie all’autore che con il suo libro ha mostrato la resilienza della Brigata Maiella, che pur in un contesto caratterizzato dalla violenza e dall’anarchia, ha saputo conservare il rispetto dei diritti umani per una nuova società solidale e libera.
Maria Assunta Oddi