Sante Marie – La storia di Pepsi è un triste promemoria delle difficoltà che i rifugi per animali affrontano quotidianamente. Questa cucciolona di circa un anno, affettuosa e vivace, è stata riportata al canile di Sante Marie solo due giorni dopo essere stata adottata.
Le motivazioni addotte dalla famiglia adottiva sono apparse, agli occhi dei volontari del canile, inconsistenti e pretestuose. “Non hanno voluto impegnarsi ad educarla, ad aspettare che si ambientasse, non hanno avuto la pazienza di insegnarle nulla“, si legge nella nota del canile. “Solo chiacchiere“.
Pepsi, una cagnolina di taglia media contenuta (circa 21 kg), era stata affidata con tutte le vaccinazioni, la sterilizzazione, il microchip e i test per la leishmaniosi in regola. Nonostante ciò, la sua permanenza nella nuova casa è stata brevissima.
Un nuovo episodio che mette in luce un problema sempre più diffuso: l’adozione superficiale. Molte persone si presentano al preaffido con le migliori intenzioni, ma si rivelano incapaci di assumersi la responsabilità di un animale.
La mancanza di pazienza, di impegno e di volontà di educare il cane portano spesso a decisioni affrettate e dolorose, come quella di riportare Pepsi in canile.
“Siamo in grande difficoltà perché le persone sono sempre più inaffidabili“, denunciano i volontari del canile. “Fingono nel preaffido di essere ciò che non sono, si presentano nel migliore dei modi e nel giro di due giorni si rivelano in tutta la loro superficialità e incapacità di assumersi alcuna responsabilità portando avanti gli impegni che si sono assunti“.
Pepsi, che adora le persone e le carezze, si trova ora di nuovo in cerca di una famiglia che la ami e la accolga per sempre. La sua storia è un appello a riflettere sull’importanza dell’adozione consapevole e responsabile.
Adottare un animale è un impegno a lungo termine, che richiede tempo, pazienza e dedizione. Chi fosse interessato ad adottare Pepsi, può contattare il canile sanitario di Sante Marie.