Avezzano – Con un’importante decisione la Corte d’Appello di Roma ha accolto il ricorso, proposto dall’Avv. Di Gravio, di una società marsicana che aveva agito in giudizio per richiedere il ristoro dei danni subiti in conseguenza di un pignoramento illegittimo da parte di Agenzia delle Entrate.

L’Agenzia aveva, infatti, ignorato un provvedimento della Commissione tributaria con cui era stata disposta la sospensione del titolo, costituito da una cartella esattoriale. Il Tribunale aveva negato il risarcimento ritenendo non configurabile, nella fattispecie, alcun pregiudizio economico. Sposando la tesi dell’appellante, difesa dall’avv. PAOLO DI GRAVIO, la Corte ha riformato la sentenza di primo grado ed ha condannato l’AdE al risarcimento del danno in favore della Società.

La peculiarità della sentenza sta nell’aver riconosciuto, così come richiesto dall’appellante, l’esistenza di un danno non patrimoniale per la lesione di un diritto costituzionalmente garantito. Si legge nella sentenza. “la condotta dell’amministrazione finanziaria ha infatti infranto una norma costituzionale finalizzata ad assicurare il diritto di difesa dei consociati”. L’inosservanza di un provvedimento del Giudice viola gravemente la tutela giurisdizionale assicurata dall’art. 24 della Costituzione radicando nei cittadini il pericoloso convincimento che l’agire in giudizio sia inutile.

Ora l’Agenzia, dopo aver cancellato l’illegittimo pignoramento, dovrà provvedere al ristoro del danno liquidato dalla Corte d’appello, oltre al rimborso delle spese legali di entrambi i gradi di giudizio. Una sentenza preziosa e giuridicamente ineccepibile – chiosa l’avv. Di Gravio – che rende giustizia e pone fine a un lungo travaglio. La soddisfazione per l’accoglimento delle legittime richieste della mia assistita non cancella, comunque, l’amarezza per i sacrifici, le sfide e i rischi che tanti imprenditori italiani devono affrontare ogni giorno, per non mollare.

Comunicato stampa