Magliano dei Marsi – Era il 18 gennaio 2015, nessuno dimenticherà quella data, soprattutto i fedeli presenti nella chiesa di Santa Lucia di Magliano dei Marsi per assistere alla Santa Messa, quando all’improvviso, come fosse davvero un corpo morto, il Cristo ligneo è scivolato giù dalla croce per cadere rovinosamente a terra. Nessuno rimase ferito, ma ben ovvio fu lo stupore. Oggi, dopo poco più di un anno, grazie alla generosità dei cittadini di Magliano dei Marsi che finanziariamente hanno contribuito ed al sostegno economico elargito dalla Fondazione Carispaq- presidente Marco Fanfani- il Crocifisso ligneo torna al suo posto.
Un importante e difficoltoso l’intervento di restauro da parte della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo nella persona della dott.ssa Maria Giulia Picchione che ha ricordato l’evento: “Circa un anno fa il 18 gennaio 2015 questo crocifisso è scivolato a terra, un crocifisso ligneo del XVII secolo. Il parroco e tutti i fedeli hanno avuto la cura di raccogliere tutti i pezzi, tutti i frammenti, custodendoli in sacrestia. La soprintendenza subito, il giorno dopo, è venuta a constatare i danni per poi provvedere al restauro, collocando ogni pezzetto al suo posto. Si erano verificati gravi danni, in particolar modo il viso e soprattutto gli occhi erano gravemente danneggiati. L’opera di restauro è stata un’opera importante, seguita molto bene dal restauratore ed il suo team del ConsorzioArcobaleno. La sorveglianza è stata costante ed attenta da parte della sovrintendenza che, con un suo funzionario la dott.ssa Lopardi, ha seguito minuziosamente i lavori di restauro. Posso con soddisfazione aggiungere che si è realizzato un vero laboratorio di restauro, le scolaresche con i loro professori sono stati portati a seguire i lavori, anche i cittadini di Magliano sono giunti fino a Sulmona. Per l’occasione è stato aperta la chiesa di Santa Chiara con la relativa sacrestia. Tutti hanno potuto così seguire i lavori della ricostruzione della scultura lignea, ed è stata una importante occasione per capire la valenza degli interventi.”
Antonella Lopardi storico dell’arte e della sovrintendenza belle arti e paesaggio dell’abruzzo ha asserito che più di un intervento complesso è stata una sfida. “Abbiamo vinto davvero una sfida. Già il modo in cui si era presentato questo restauro, il crollo del crocifisso è stato un modo particolare. I tarli avevano avuto la meglio sul legno e quindi si sono create una serie di gallerie , è risultato quasi un sughero per quanto era ormai deteriorato, e quindi è stato affidato questo lavoro di restauro ad un consorzio di restauratori Il consorzio “Arcobaleno” capeggiato da Paolo Cui. Si può dire che è stata davvero una sinergia tra il parroco Don Patrizio, Eleonora De Cristofaro storico dell’arte e la Sovrintendenza e siamo arrivati ad un punto ottimo perchè restituiamo il
crocifisso nelle migliori delle maniere. Non credevamo neanche noi in un risultato così positivo. Sono stati tempi lunghi più, che altro l’impegno dovuto alla bonifica con immersione, ed anche nella lavorazione della scultura. Volevamo restituirlo per Pasqua e ci siamo riusciti.”
“E’ stato un lavoro impegnativo che ha assorbito tutte le nostre energie per circa 5 mesi, ricomporlo e riconsoliarlo è stata una sfida, che abbiaimo accolto con gioia.” Paolo Cui restauratore del Consorzio “Arcobaleno” ha così dichiarato “Ci siamo riusciti e siamo felici di averlo riconsegnato alla comunità di Magliano che ci è stata davvero molto vicina, venendo nel nostro laboratorio a Sulmona. Un laboratorio trasparente dove tutto è avvenuto in plain air. Questo ha reso, in qualche modo, ancor più umano questo Cristo caduto in terra. Quest’opera d’arte va vista come una anziana persona a cui non vanno fatte fare delle cose che la sua età non permette. I pezzi sono state riassemblati e va tenuta per mano. Con verifiche costanti e un ambiente con temperature che non le faccia prendere altri “malanni”,”
Presente alla celebrazione della Santa Messa officiata dal parroco don Patrizio Ciccone il Sindaco di Magliano dei Marsi Mariangela Amiconi:
“Un momento molto emozionante oltre che importante. E’ stata davvero una gioia poter riavere, in questa nostra magnifica chiesa, la Croce e il Cristo che furono come tutti sanno vittima di una caduta, nel mese di gennaio 2015. E’ stato un lavoro importantissimo, un grazie va alla Sovrintendenza e alla contribuzione di tutto il paese, di tutta la comunità. In questo modo oggi, con questa celebrazione così solenne, viene restituito al culto ed alla comunità il simbolo della nostra appartenenza, intorno al quale tutti potremmo finalmente riunirci. E’ stata una grande mancanza sentita da tutta la comunità e, anche in prossimità della Pasqua, è ancora più emozionante e commovente la celebrazione a cui abbiamo assistito.”