La festa della mamma non è una ricorrenza presente solo in Italia ma, in realtà, è diffusa in tutto il mondo.
Le sue origini sembrano essere legate alle antiche popolazioni politeiste che, nel periodo primaverile, celebravano le divinità femminili legate alla terra e alla sua ritrovata fertilità. Nell’antica Grecia gli Elleni dedicavano alla loro genitrice un giorno dell’anno: la festa coincideva con le celebrazioni in onore della dea Rea, la madre di tutti gli Dei.
Gli antichi romani, invece, intitolavano una settimana intera la divinità Cibele, simbolo della Natura e di tutte le madri. Crono temeva di essere un giorno spodestato da suo figlio. Per impedire che la profezia si avverasse, ingoiò tutti i figli che Rea partorì. Ma questi non morirono per via dell’immortalità degli dei e rimasero imprigionati nelle fauci di Crono. Rea, disperata e nuovamente incinta, decise di nascondersi in una caverna del monte Ida, nell’isola di Creta, dove dette alla luce Zeus. Quando tornò da Crono, portò con se un fagottino contenente una pietra che Crono ingoiò convinto fosse suo figlio.
I Greci dedicarono a Rea un giorno di festa l’anno. Il culto di Rea si diffuse anche in Asia minore e tra i Romani, che la chiamarono Cibele. Cibele era la madre di Giove, Giunone, Nettuno, Cerere e Plutone. Era la personificazione della Madre Terra, protettrice della vegetazione e dell’agricoltura, e veniva raffigurata come una matrona seduta su di un trono fra due leoni. Nel mese di Maggio i Romani dedicavano un’intera settimana di feste, detta Floralia, a Cibele, alla primavera e ai fiori. Come tutte le feste pagane, anche questa si mescolò alle celebrazioni cristiane e la Madonna divenne un importante culto. Cibele venne sostituita, già dai primi romani, da Maria madre di Cristo.
Nel 1600, in Inghilterra, si iniziò a festeggiare il “Mothering Sunday” o domenica della mamma. Tutto nacque dai ceti più poveri che avevano un giorno libero per tornare a casa dalle loro madri. Nel 1914 gli Stati Uniti istituirono la “Giornata nazionale della mamma”, su un’iniziativa di Anna M. Jarvis, una donna molto legata alla madre. Quando morì, Anna tempestò di lettere uomini importanti del governo perché venisse istituita una giornata dedicata alla mamma. Grazie a lei la prima festa della mamma fu festeggiata a Grafton e l’anno dopo a Philadelphia: era il 10 maggio 1908. Anna scelse il garofano come simbolo, sostituito oggi dalla rosa. Nel 1911 il Mother’s day fu festeggiato in tutti gli stati dell’unione.
Nel 1914 il presidente Wilson la rese festa nazionale la seconda domenica di maggio. In Italia la prima festa della mamma è stata celebrata durante il fascismo, il 24 dicembre 1933. La “Giornata della madre e del fanciullo”, che cadeva la vigilia di Natale, era espressione della politica del regime. Nel 1925 venne istituita l’ “Opera nazionale per la protezione della maternità e infanzia” che aveva lo scopo di favorire la crescita demografica, combattere la mortalità infantile, conservare e migliorare la “stirpe”.
Dopo il Fascismo, fu festeggiata per la prima volta nel 1957 da don Otello Migliosi, un sacerdote del borgo di Tordibetto ad Assisi. Successivamente la festa della mamma è entrata a far parte del nostro calendario e tutt’oggi si festeggia la seconda domenica di maggio. Quindi figli, non dimenticate le vostre mamme e festeggiatele in vita, esprimendo loro tutto il vostro amore.