Pescasseroli – Dal dieci agosto, presso la chiesa di San Pietro e Paolo, insieme alla Madonna dal Volto Scuro venerata nella cittadina del Parco Nazionale d’Abruzzo dal 1283,a nno in cui Carlo D’Angiò concesse a Cristofaro D’Aquinio l’autorizzazione di un fiera ricorrente di bestiame l’otto settembre, è custodita anche la statua dell’Incoronata di Foggia.
Tale evento, accolto con profonda devozione, ha rinnovato la comunanza storica nel nome del tratturo e della fede, sancito ufficialmente nel 1983 con un gemellaggio patrocinato dall’Arcidiocesi di Foggia e dalla Diocesi dei Marsi, tra la cittadina di Pescasseroli e la città del Tavoliere.I due Comuni sono accomunati, come più volte ha cantato nelle sue liriche il poeta-pastore Cesidio Gentile,dalla transumanza.
Anche se oggi quest’antica prassi, basata sulla migrazione stagionale di greggi e uomini tra le montagne abruzzesi e le fertili pianure della Puglia,è quasi del tutto scomparsa continua a vivere nei gruppi sociali attraverso la condivisione e la conservazione delle tradizioni religiose.
Come ha scritto lo storico Carli, l’effige lignea in pioppo nero non è solo un antico simulacro mariano ma rappresenta: “Un simbolo delle qualità morali, delle consuetudini e dei riti di un popolo sobrio e forte (…) nei costumi e ardente (…) nel culto della Vergine”.
Oddi Maria Assunta