Tagliacozzo. Ѐ deciso: lo storico stadio “Leo Attili” sparirà. Questa mattina è stata approvata, con i soli voti della maggioranza, la variante al paino regolatore, la quale prevede che l’area dove sorge lo stadio venga destinata a zona di edilizia scolastica. Il gruppo consiliare Il Paese che Vorrei, guidato da Maurizio Di Marco Testa, ha votato contro la proposta di modifica mentre Vincenzo Montelisciani e Romana Rubeo, di Tagliacozzo Unita, dopo un lungo intervento, hanno scelto di non prendere parte alla votazione. Vincenzo Montelisciani, infatti, ha espresso «una serie di perplessità e di dubbi circa l’impianto generale» della decisione e dell’iter seguito dall’amministrazione per quella che ha definito la «più grande variante urbanistica dall’ultimo piano regolatore». I «dubbi» e le «perplessità» del capogruppo di Tagliacozzo Unita riguardano la mancata «consultazione pubblica sulla costruzione del polo scolastico, prevista invece dal codice degli appalti.
Avete indetto un bando di gara senza che l’idea del polo fosse passata in consiglio comunale. Inoltre», ha continuato Montelisciani, «avete fatto il bando di gara per la progettazione del polo senza averlo inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. Avete, invece, inserito nel piano annuale 2018 delle opere pubbliche la realizzazione del polo senza avere la disponibilità economica, anche questa richiesta dal Codice per lavori superiori ai 100mila euro». Dello stesso avviso è stato anche Maurizio Di Marco Testa, il quale ha sottolineato come non ci sia stato «il coinvolgimento dei cittadini sulla decisione di eliminare lo stadio. Non serve intestardirsi sulle scelte, è fondamentale coinvolgere le persone attraverso un dibattito aperto, un referendum o qualsiasi cosa pensiate sia meglio, ma ascoltate cosa ne pensano i tagliacozzani».
Le minoranze hanno chiesto all’amministrazione di ritirare il punto all’ordine del giorno e prendersi qualche altro giorno di tempo per riflettere sulle perplessità esposte e per coinvolgere maggiormente la popolazione. La richiesta, però, non è piaciuta al sindaco, Vincenzo Giovagnorio, il quale, rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza, ha affermato che quelle delle opposizioni sono «dichiarazioni di una irresponsabilità sconcertante» e ha visto nel suggerimento di riflettere ancora qualche giorno sulle sorti del “Leo Attili” una «chiara volontà di boicottaggio della realizzazione del campus per non farci accedere al bando che scadrà il 26 maggio». A chi ha provato a insinuare che i consiglieri di minoranza stessero attaccando gli uffici comunali, Montelisciani e Di Marco Testa hanno fermamente risposto che «nessuno ha mai messo in discussione il lavoro, la professionalità e la competenza degli uffici. Non si capisce per quale motivo dovremmo avercela con gli uffici. Ci siamo limitati a far vedere che delle cose si potevano –e forse si dovevano- fare, ma l’amministrazione non le ha fatte e quindi, nell’interesse pubblico e dell’Ente, abbiamo chiesto qualche altro giorno per chiarire ogni perplessità».
I quattro consiglieri d’opposizione, inoltre, hanno tenuto a sottolineare come loro siano «favorevoli alla realizzazione di un nuovo polo scolastico, ma non sacrificando il “Leo Attili”». Alla richiesta di individuare un’altra area per la costruzione del campus scolastico, la vicesindaco Chiara Nanni ha risposto che «lo stadio non è a norma» e che «è l’unico posto dove si può realizzare». Le opposizioni a queste affermazioni hanno replicato che «la valutazione di possibili alternative andava fatta pubblicamente».
Alla fine della discussione, Giovagnorio ha invitato la maggioranza a votare la sua proposta. Tutti i consiglieri del suo schieramento, compreso Lorenzo Colizza con delega allo Sport, hanno votato a favore della variante urbanistica che potrebbe segnare la fine dello stadio “Leo Attili”.
Ancora tanti i cittadini che esprimono il loro disappunto e chiedono all’amministrazione di salvaguardare lo storico stadio.
Oggi con l’approvazione della variante del piano regolatore, il sindaco Giovagnorio «tira dritto».