“Costretti a viaggiare con una porta che non si chiude“: è questa l’ennesima segnalazione che arriva da un pendolare Tua. “Tutto inizia martedì mattina al ritorno dal turno notturno in uno stabilimento nella Valle Peligna”- racconta un nostro lettore. “L’autobus si ferma sulla Tiburtina, a Celano, per far scendere alcuni pendolari, ma la porta anteriore improvvisamente non si richiude. Dopo svariati tentativi, l’autista cerca con la propria cintura dei pantaloni di chiuderla, ma niente da fare, l’autobus non si muove. Fortunatamente, una corriera piena di studenti diretti ad Avezzano, anche se in condizioni estreme visto che lo spazio a disposizione era minimo, ci fa salire e riusciamo ad arrivare a destinazione.
L’indomani stesso percorso. L’autobus torna a prenderci fuori lo stabilimento, ma il pullman è lo stesso e rimaniamo per mezz’ora fuori lo stabilimento. L’autista decide quindi di chiamare la sede di Sulmona, ma senza successo. Di qui la decisione improvvisa di mettere la corriera in emergenza e di partire con la porta anteriore aperta per raggiungere il molo di Sulmona dove, finalmente, grazie all’autista, riusciamo a trovare un autobus e a tornare a casa, seppur con 40 minuti di ritardo“.
“Personalmente -conclude – credo che tua dovrebbe offrire un servizio pubblico più adeguato e svolgere maggiormente manutenzione ordinaria al suo parco mezzi, perché non dobbiamo essere sempre noi a rimetterci”.