Ortucchio – Pro Loco Ortigia fissa la sua prima bandiera con la presa in gestione del Castello Piccolomini di Ortucchio, concessa dalla fiduciosa Amministrazione Comunale; si tratta di Paola Mariani, Domenico Favoriti, Francesca Cotini, Vincenza Angeloni, Daniele Di Salvatore, Giuseppe Monaco, Giuseppe De Agostinis, Roberto De Benedictis, Angelita D’Angelo, Rino Favoriti ed Edoardo Jageregger: 11 operativi e affiatati componenti che intendono portare avanti, con decisione e complicità, obiettivi ben delineati a favore del proprio amato paese.
Progetti scolastici, Attività Culturali ed Eventi, coordinati dal Presidente Dott.ssa Mariani Paola, saranno finalizzati alla riqualificazione della struttura Rinascimentale, sede della neonata Pro Loco, ambita location di tanti e meta turistica, che nell’estate appena trascorsa ha contato più di 300 visite guidate, con approfondite spiegazioni storiche, da bimbi stupiti da un luogo incantato ad adulti affascinati da mura urlanti tanta storia vissuta, sin dal lontano 1250.
Pro Loco Ortigia può confidare nella collaborazione di ragazzi con competenze eterogenee, ma accomunati dallo stesso spirito di intraprendenza, e nella collaborazione di cittadini che, sin da subito, hanno mostrato interesse e sostegno in ogni forma. Alta l’attenzione sulla promozione di prodotti e delle attività locali, ma sempre con l’apertura a culture vicine e lontane.
Il Castello infatti sarà oggetto di inserimento in progetti di rete per dare la possibilità a storici o appassionati di tutte le età e da tutta l’Italia, di conoscere il secondo maniero lacustre in Italia, in passato oggetto di timore da parte del popolo soggiogato dai poteri susseguitisi, oggi amato e avvolto nel suo aspetto fascinoso, ma meritevole di costanti cure e manutenzioni che Pro Loco Ortigia non si esimerà dal dispensare.
Pro Loco Ortigia è aperta a iscrizioni e a proposte tutto l’anno; presso il Castello Piccolomini sarà inoltre possibile effettuare visite e ricevere tutte le informazioni su eventi e sulla stessa associazione.
