Abruzzo – Servirà, prima di tutto, raccogliere 5.000 firme per poter chiedere l’indizione di un referendum popolare, ma il comitato promotore dell’iniziativa è pienamente convinto: vuole far “annettere” la Provincia di Isernia all’interno dei confini della Regione Abruzzo. Successivamente, potrebbe accadere lo stesso anche per Campobasso e, quindi, a tutto il Molise.

Una volta raccolte le 5.000 firme e ottenuto dagli organi di Stato il via libera al referendum popolare, si passerebbe al voto dei cittadini. Il risultato sarà quindi valutato dalla Corte di Cassazione che lo spedirà al Governo affinché sia adottata una legge per trasferire il territorio provinciale di Isernia all’Abruzzo.

Il presidente del comitato, Antonio Libero Bucci, in un’intervista ha spiegato: “Il nostro obiettivo finale è ovviamente quello di riagganciare l’intero Molise all’Abruzzo. I territori di queste due regioni sono praticamente omogenei, come in nessun altro caso in Italia. Con l’aiuto di avvocati esperti abbiamo optato per un referendum sulla Provincia di Isernia per motivi di natura legislativa perché non esiste, infatti, un percorso semplice per accorpare direttamente le regioni“.

Una volta che Isernia diventasse abruzzese, anche il resto del Molise, ormai ridotto alla sola provincia di Campobasso, secondo la logica dei promotori di tale iniziativa, non avrebbe motivo di continuare ad esistere: “Il Molise perderebbe ancora di più la sua consistenza e quindi anche la provincia di Campobasso si troverebbe a dover operare lo stesso passaggio. In quel caso per annullare la Regione ci sarebbe bisogno di una legge costituzionale e e a quel punto i politici nazionali dovrebbero assumersi le proprie responsabilità: non avrebbe senso tenere in vita una regione con pochissimi abitanti e un gettito fiscale ridotto al minimo”.