La Quercia di Donato ha 750 anni ed è uno gli alberi monumentali più vecchi d’Abruzzo

La Quercia di Donato si trova a Scurcola Marsicana, lungo la via che porta a ciò che un tempo era un Convento dei frati minori del terzo Ordine di San Francesco. Lì, fino alla prima parte dell’800, viveva infatti una piccola comunità di Cappuccini, proprio accanto a quello che gli scurcolani chiamano ancora “camposanto vecchio”, luogo consacrato in cui venivano seppelliti i morti prima che venisse aperto il cimitero attuale. Una strada sale dal centro abitato e si inoltra in una zona verde, costellata da qualche casolare, vigne e qualche frutteto. Poco prima di raggiungere il convento, sul lato sinistro, proprio al culmine di una breve salita, si erge l’imponente Quercia di Donato.

Non si può non notare la sua presenza. La Quercia di Donato è un albero dalle dimensioni decisamente importanti: un fusto la cui circonferenza raggiunge quasi i sei metri, alta più di venti metri e con una chioma che occupa oltre quindici metri di diametro. Un albero spettacolare la cui età, secondo gli esperti, potrebbe superare i 750 anni. Se i calcoli fossero esatti, si potrebbe supporre che questo albero fosse già vegeto nel 1268, anni in cui, nei Piani Palentini, si svolse la celebre battaglia tra Carlo I d’Angiò e Corradino di Svevia: una suggestione che a molti piace immaginare plausibile.

La Quercia di Donato appare come una sorta di scultura fuori dal tempo. Il suo fusto è costellato da protuberanze e da segni che l’età e gli uomini le hanno inflitto. Ma lei appare più rigogliosa e tenace di ogni vivente. In passato, esattamente nel 1996, uno scellerato incosciente tentò di mandarla a fuoco forse col brutale intento di danneggiare ciò che tutti amano o forse con l’intenzione di liberare la strada sottostante dalla presenza di uno dei suoi grandi rami. L’atto vandalico, al tempo, indignò tutta la popolazione di Scurcola che rimase costernata di fronte a tanta stupidità. In ogni caso, negli anni successivi, la Quercia di Donato è stata sottoposta a un intervento di dendrochirurgia, col quale è stata rimossa la parte necrotizzata, e a un drenaggio che ha consentito di sanare una grave carie interna al tronco.

La quercia, dal 1982, è inclusa nel prezioso elenco degli alberi monumentali d’Italia, oltre ad essere tra le querce più antiche d’Abruzzo. In molti salgono lungo via dei Cappuccini per visitarla ed ammirarla. Per gli abitanti di Scurcola il maestoso albero è una presenza magica e imprescindibile, una meta classica per passeggiate e qualche pic nic. In tanti, nel corso del tempo, si sono chiesti chi fosse il Donato da cui il grande albero prende il nome. L’ipotesi più diffusa è quella secondo cui un tempo un uomo chiamato Donato fosse il proprietario di quella parte di bosco e, con esso, della stessa quercia. Comunque risalire a chi fosse Donato non ha grande rilevanza: per tutti la quercia si è sempre chiamata semplicemente Quercia di Donato e tanto basta.

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