Abruzzo – Tante sono le storie di piccoli caprioli che, grazie alle cure amorevoli della Clinica Veterinaria del Parco Nazionale della Maiella, sono tornati a correre liberi tra i boschi. Questi cuccioli, spesso vittime di incidenti stradali, impatti con strutture o mezzi agricoli, hanno trovato nuova speranza tra le mani esperte dei veterinari del Parco.

“Sta crescendo la sensibilità dei visitatori del Parco e dei cittadini, in generale, rispetto alla assoluta necessità di non intervenire e quindi di non prelevare piccoli di capriolo o di cervo apparentemente abbandonati ma che in realtà non hanno bisogno di alcun tipo di soccorso“, scrivono gli operatori del Parco.

Purtroppo, però, persiste un fenomeno preoccupante: alcuni piccoli vengono ancora sottratti al loro ambiente naturale per un eccesso di zelo o un’attitudine, da parte di certe persone, di voler aiutare a ogni costo. Come abbiamo più volte fatto presente dalle pagine del nostro giornale, la natura segue i suoi ritmi e che spesso ciò che ci appare come un abbandono è, in realtà, parte di un processo naturale.

“Ora i veterinari del Wildlife Research Center effettueranno un’accurata valutazione sulla possibilità di ritorno in natura, ma in alcuni casi non si potrà fare altro che accoglierli nelle aree faunistiche del Parco” si legge nella nota condivisa online. La vicenda di questi piccoli caprioli ci insegna il rispetto per la natura e i suoi equilibri. La loro salvezza è un traguardo importante, ma è altrettanto importante evitare di interferire con i cicli naturali.

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