Per salutare l’ultimo giorno di novembre e dare il benvenuto al mese più magico dell’anno, una poesia ci invita a riflettere su quell’universo domestico, fatto di piccole e semplici cose, capaci di metterci in relazione, tramite il dialogo con la natura, con le verità universali.
Anche una rosa avvizzita di gelo parla di vita in un ricordo che può essere eterno.
La rosa bianca.
Rotonda come un circolo di neve
Amarognola di gelo al primo mattino
S’accartoccia smorta sullo stelo
E chinata la ghirlanda del capo
S’increspa d’effimera leggerezza.
Oh! Il giardino d’inverno
Or ricomincia a fiorire
Dentro i vasi di cocci
Pieni di terra sul mio cuore
Ostinato d’amore offeso.
Oh! Anche la candida corolla
Tornerà nel meriggio a brillare
Sulla conca delle mie mani
Tenere fragranze.
Perché torna sempre il tempo dei fiori.