La Scuola Paritaria dell’Infanzia “San Gabriele” di Trasacco ha celebrato la Giornata Internazionale dell’Albero

La Scuola Paritaria dell'Infanzia "San Gabriele" di Trasacco ha celebrato la Giornata Internazionale dell'Albero||||
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Trasacco – Nella giornata del 21 novembre, davanti all’ingresso dell’edificio scolastico della scuola dell’infanzia di Trasacco, i bambini in prima fila, guidati dalle loro insegnanti, hanno celebrato la festa degli alberi mettendo a dimora un alberello a cui è stato dato il nome emblematico di Gabriele affinché ogni fanciullo possa riconoscere in lui un vero “amico”. La scuola ha aderito, pertanto, all’iniziativa di Legambiente “Pianta un amico” con i tuoi bambini.

L’evento altamente formativo per la valenza ecologica ha rappresentato l’epilogo di un progetto educativo costituito da uscite didattiche, dentro e fuori il Paese, finalizzate a sensibilizzare i piccoli al rispetto dell’ambiente. L’esperienza nella stagione autunnale è stata poi rielaborata con poesie, filastrocche, rappresentazioni grafiche, lavoretti e giochi di movimento. Sistemi di significato sono stati proposti con criteri sempre correlati al vissuto dei bambini, in modo che la loro competenza possa accrescersi rendendo possibile una conoscenza sempre più qualificata e organica di sé e della realtà.

Tra le autorità civili e religiose presenti ricordiamo: il Primo Cittadino Lobene Cesidio, il Parroco della Basilica di San Cesidio, Don Francesco, i Carabinieri di Trasacco, il Corpo della Forestale, il Comandante dei vigili urbani Titti Colangelo, tutti a ricordare che proteggere gli alberi significa tutelare il benessere fisico e mentale dei cittadini. Festeggiare gli alberi oggigiorno, rappresenta un importante strumento per creare una sana coscienza nelle generazioni future che si troveranno ad affrontare problemi ed emergenze ambientali sempre nuove e globali. Un piccolo gesto come quello di piantare un albero ha la magia della vita che rinasce come dice la poetessa Lucy Larcom: “Chi pianta un albero, pianta una speranza”. Complimenti ai bambini e alle educatrici, sia laiche che religiose, per l’ottimo lavoro svolto! 

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