Accendiamo la televisione e subito si presenta ai nostri occhi l’immagine di un divo famoso che reclamizza il profumo delle “persone arrivate”. Metti questo profumo e sarai anche tu come il divo. A parte il profumo, sottintende che essere come il divo è una cosa importante, essenziale. Ma non c’è solo la figura del divo del cinema a cui doversi uniformare. Altro esempio da seguire e cercare di raggiungere è l’uomo maggiormente in voga sulla scena politica, o qualche astro nascente, delfino del leader famoso; oppure c’è il campione sportivo, bello, atletico, sempre in forma ed elegante, circondato dall’ammirazione di donne bellissime, in ogni occasione vincitore e dominatore.
Per le ragazze, gli esempi sono altrettanti numerosi: dalla stella del cinema alle donne appartenenti all’”alta società”, alla ribalta delle cronache mondane e scandalistiche. Se queste persone sono soltanto “guide del gusto”, perché nessuna potrà mai pensare di diventare quella grande di, ma al massimo potrà adottarne la pettinatura, il trucco, il modo di vestire, in molti altri casi certe personalità diventano veri e propri esempi, ideali di vita da tentare di raggiungere. È il caso, per esempio, del ricco uomo d’affari, tutto preso dal lavoro per conquistare sempre più ricchezza e potere; del cantautore che ha sfondato e canta in decine di concerti fino all’esaurimento della vena creativa e delle energie, costretto a drogarsi per reggere il ritmo del lavoro. In definitiva, molteplici sono le possibilità di identificazione in ogni campo, quello che però conta davvero è il successo. Anche se divenuto tale non disdegnando metodi illeciti, la società di oggi vuole l’uomo arrivato, famoso. In una società che non fornisce nessuna possibilità di cambiamento, di impegno concreto con una minima garanzia di successo, è più vantaggioso condurre un tipo di vita medio: un lavoro che permetta di sopravvivere lasciando il tempo di dedicarsi ai propri interessi: viaggiare, scrivere, fare sport, rimanere in contatto con la natura e così via.
Un numero sempre maggiore di giovani possiede questa aspirazione, si ritira nella libertà della sua individualità per ritrovare lo spazio per la famiglia, l’amicizia, l’amore, la creatività individuale. È sintomo di crisi e di ripiegamento? Bisognerebbe non ispirarsi a nessun modello, rifiutare la battaglia per l’affermazione sociale in nome della propria personalità originale.(V.L.)