La Stazione ferroviaria di Avezzano e Villa Corbi in una straordinaria immagine dei primi anni ’30

Avezzano – Dopo il sisma del 1915, Avezzano ha impiegato diversi anni prima di tornare ad assumere l’aspetto di una città vera e propria. Uno dei luoghi simbolo del centro marsicano, fin dalla fine dell’800 è la stazione ferroviaria, inaugurata esattamente il 28 Luglio 1888.

La struttura originaria della stazione di Avezzano fu distrutta proprio dal terremoto del 15 Gennaio 1915 (sarà nuovamente e pesantemente danneggiata dai bombardamenti della 2a Guerra Mondiale). Come ha ben spiegato lo storico Fulvio D’Amore, proprio attraverso le pagine del nostro giornale, il nuovo edificio venne realizzato dopo il sisma da Manlio Jetti, Paolo Ciocci ed Erminio Reggiani.

All’inaugurazione della nuova stazione, nell’Aprile 1923, intervennero, scrive D’Amore, “circa trentamila persone: «giunte con i diversi treni speciali, gentilmente accolti ed ospitati da Avezzano, che non smentisce le antiche tradizioni di cordialità. Vivissima l’attesa del treno che doveva portare i vari Ministri da Roma».“.

La cartolina d’epoca che vi mostriamo, risalente ai primi anni ’30 del Novecento, ci mostra la Stazione e il piazzale antistante alcuni anni dopo quella affollata inaugurazione. È possibile osservare anche i giardini di quella che oggi è piazza Matteotti così come apparivano all’inizio, poco dopo la loro realizzazione.

Come si può facilmente rilevare, gli spazi cittadini, ai tempi, erano molto diversi da come sono oggi. L’unico edificio che si vede è la bellissima Villa Corbi, una delle abitazioni più iconiche, raffinate ed eleganti della città di Avezzano.

La splendida villa, oggi nota come Villa Anita Boccuccia, è stata riconosciuta, nel 1995, con decreto ministeriale, come proprietà immobiliare di notevole interesse storico e artistico. La sua unicità e la ricchezza dei suoi elementi architettonici l’hanno resa meritevole di tutela speciale, come sancito dal Ministero dei Beni Culturali e della Conservazione Ambientale.

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