Avezzano – Anna Maria Taccone è una professionista prestata alla politica che afferma di rappresentare il percorso di una persona, che la mattina si alza per andare a lavorare, senza essersi mai arruolata in politica.
La sua speranza è essere da stimolo per le molte persone che, come lei, hanno sempre guardato la politica dal divano di casa, magari anche lamentandosi, ma poi hanno deciso che era arrivato il momento di mettersi al servizio della comunità.
«Quando la mia candidatura fu ufficializzata uno dei nostri obiettivi è stato quello di provare a costruire una squadra portando in campo la società civile e possibilmente le donne.» Esordisce così la Taccone in conferenza stampa, presso la sala dedicata nel comune di Avezzano.
Un primo obiettivo, per lei, è già stato centrato, ed è quello della formazione delle quattro liste che la sostengono, di cui tre civiche e una marcatamente politica, quella di Forza Italia che, sottolinea la candidata, non ha voluto sottostare a certi diktat. Il riferimento esplicito è alla scelta del partito azzurro di non aderire alla coalizione guidata da Genovesi.
«Abbiamo 96 candidati, di questi oltre il 90% si candidano per la prima volta. La cosa a cui tengo di più è lo spirito che ci accomuna tutti e l’entusiasmo con cui stiamo affrontando questa sfida.» Dice una raggiante Taccone, aggiungendo che esattamente la metà dei candidati sono donne. Quindi passa all’elenco delle priorità. Dal sociale alla sanità, passando per la scuola.
Per la candidata a Sindaco, è fondamentale lavorare in sinergia con la macchina amministrativa e con tutte le risorse dell’ente. È importantissimo recuperare i fondi nazionali ed europei finalizzandoli in servizi al cittadino, potendo contare sul supporto delle molte professionalità presenti nella sua squadra.
La professionista riassume il suo modello operativo nella concretezza di approccio e in uno sguardo necessariamente più ampio sulle questioni per anticipare le problematiche, prevenire le criticità e individuare le opportunità. È essenziale, secondo lei, progettare e pianificare per intercettare tutte le risorse che l’Europa metterà a disposizione.
Non nasconde la sua preoccupazione per l’eventuale recrudescenza della pandemia, con le inevitabili ripercussioni sul piano sanitario, sociale ed economico che implicherebbe. Per questo, ritiene prioritario che tutte le risorse immediatamente disponibili, vadano destinate per fronteggiare queste criticità e per sostenere le fasce più deboli della popolazione.
Altro tema caldo affrontato dalla candidata è stato quello della riapertura delle scuole. Ormai mancano poche settimane. «Ci attende un anno pieno di incertezze ed è mia ferma intenzione lavorare a stretto contatto con gli organi amministrativi scolastici, i dirigenti e le istituzioni per trovare velocemente le soluzioni migliori, inclusa l’individuazione di spazi e risorse che il Comune potrà mettere a disposizione per garantire ai ragazzi la ripresa delle lezioni con la massima serenità e sicurezza.» Queste le sue parole.
Nello spazio riservato alle domande della stampa, inevitabile quella sull’eventuale piano B, nel caso si andasse al ballottaggio. Alla domanda, la Taccone ha risposto di non aver preclusioni pregiudizievoli, per lei ciò che conta è lo spirito con cui si vogliono affrontare i problemi. In ogni caso ha dichiarato che si riserverà le opportune valutazioni a tempo debito.
Qualcuno ha chiesto conto dell’assenza di De Angelis, domandando se fosse una scelta strategica. La Taccone ha risposto che l’ex sindaco ha semplicemente deciso di prendersi qualche giorno di vacanza. Tuttavia la candidata non si è sottratta al senso sottostante della domanda, essendo De Angelis il commissario provinciale di Forza Italia.
La Taccone ha avuto così buon gioco nel rispondere che la sua coalizione è prevalentemente un rassemblement di estrazione civica di cui Forza Italia è una delle componenti. La sua resta quindi, un’espressione vera e concreta della società civile, al netto dei partiti che lei dice, hanno necessità di mettere le bandierine politiche, che però spesso, fomentano le rispettive tifoserie. «Non mi piace molto il termine ideologia, mi piace molto di più parlare di ideali.»
Qualche momento di nervosismo, colto nell’espressione di riprovazione di qualche candidato, ha contraddistinto una domanda rivolta alla Taccone, alla quale è stato chiesto, se la sua candidatura, maturata dal passo indietro dell’ex sindaco De Angelis, potesse penalizzarla per via della chiusura rovinosa dell’amministrazione precedente.
La Taccone ha risposto con serenità dicendo che De Angelis, insieme al coordinatore cittadino Giffi e al referente regionale Pagano, hanno concordemente puntato sulla sua figura, ritenuta capace di fare sintesi fra politica e civismo. La candidata ha sottolineato la sua autonomia e indipendenza, dicendo che l’esperienza politico amministrativa di De Angelis è ormai un capitolo chiuso. «In questo momento De Angelis fa altro.» Queste le sue parole.
Infine una domanda sul problema della crisi del comparto agroalimentare, alle prese con il crollo dei prezzi dei prodotti, e sulla crisi di varie aziende del Nucleo Industriale, con diverse vertenze in atto. La Taccone ha ammesso che un sindaco ha pochi strumenti per influire concretamente su questi temi.
Le amministrazioni però, secondo lei, si possono spendere molto per il territorio lavorando in sinergia. Ha aggiunto che è importante fare rete, fare sistema, creando occasioni di interconnessione fra agroalimentare e industria, coinvolgendo le associazioni di categoria e le istituzioni a ogni livello, provando ad uscire dalle logiche dei compartimenti stagni per cui ognuno va per la propria strada.
Altra risorsa sottoutilizzata, per la Taccone, è quella del turismo che ha un potenziale enorme, assolutamente poco valorizzato, ma che a suo dire, potrebbe diventare invece un volano notevole di sviluppo, se si ragiona in termini di territorio e di Marsica.