Pescasseroli – Continuano le manifestazioni per ricordare la nascita di Benedetto Croce avvenuta 150 fa.
Nel palazzo Sipari di Pescasseroli la Fondazione Erminio e Zel Sipari ONLUS, il giorno 21 giugno 2016 ha organizzato un incontro-convegno dal tema: Dalla legge 778 del Giugno 1922 promossa da Benedetto Croce ai nostri giorni.
Nella sessione antimeridiana hanno preso la parola l’avvocato Massimo Lucà Dazio, Presidente Fondazione Erminio e Zel Sipari il Prof. Andrea Carandini, Presidente del FAI, il dott. Igino Chiuchiarelli, responsabile Ufficio Parchi e Aree Protette della Regione Abruzzo, il dott. Antonio Carrara, Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
Moderatore il dott. Lodovico Vannicelli Casoni, vice Presidente Fondazione Sipari.
Il moderatore, prima di passare la parola ai relatori si è soffermato a ricordare, in linea di massima la figura di Croce, quale uno dei primi promotori della politica ambientale Italiana.
Ha fatto una carrellata sui quattro Parchi Abruzzesi, di cui tre Nazionali ed uno Regionale.
Ha letto alcuni indirizzi di saluto fatti pervenire dall’arch. Pratesi e dott. Boscagli e dal Marchese Monticelli, facendo leggere un pezzo della RELAZIONE SIPARI ad un lettore Relazione che l’ON. Sipari, portante la data del 17 maggio 1923, giorno del suo insediameto. quale Presidente del Direttorio provvisorio dell’ENTE AUTONOMO DEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, ALLA COMMISSIONE AMMINISTRATRICE DELL’ENTE STESSO, NOMINATA CON REGGIO DECRETO DEL 25 MARZO 1923.
Il Presidente del FAI,( costola del WWF), inizia il suo intervento a cominciare dall’homo sapience di 70.000 anni A.c. dicendo che l’uomo parte dall’Africa, passando per l’ America raggiunge l’Australia e infine l’Europa, sempre alla ricerca di spazi da coltivare e spazi per allevare. Dice che il FAI ha stampato un libro sulle tante riflessioni dell’Inciclica di PAPA Francesco, sostenendo che l’uomo è creativo e distruttivo.
Dopo una lunga e pacata- ed accorata riflessione su che cosa l’uomo sa fare, ( creare e distruggere)arriva ha parlare dell’uomo moderno, ( homo noni) ed è qui che si sofferma a parale di Cultura intesa nelle sua svariate forme, di testo e contesto, di NATURA E AMBIENTE, DI SENSO STORICO ED architettonico e finisce con dire che prima di parlare di natura, l’uomo deve parlare di contesto, insomma in che contesto si trova la nostra Italia, insomma la tutela del territorio deve essere considerato come un museo da salvare.
Chiuchiarelli dice che si sente ospite di questi territori, e dice che l’uomo deve dominare in senso vero le genti sparso sulla terra e parla dei disastri idrogeologici e di perdita di biodiversità e di consumo della crosta terrestre, e meno male, dice, che sono state istituite le aree protette.
Inoltre parla della legge 394 del 2001 e conservazione del patrimonio naturale e dello sviluppo socio economico , molte altre cose ha detto.
Carrara eserdento dice che il PARCO nasce grazie ai cittadini del posto ed ad alcuni cultori-aristocratici soffermandosi però a fare alcune riflessioni sul periodo storico che va dal 1985 al 1995, pur ricordando la legge del 1922 promossa da Croce e Sipari.
Ricorda le leggi , nazionali e regionali per la tutela del territorio ed anche la Costituzione Italiana, dicendo che il quadro di tutela della Regione Abruzzo è molto elevato, continuando col il dire che l’Appennino è il serbatoio della Biodiversità e che il 36% del territorio Abruzzese è sottoposto a tutela ambientale.
Poi parla dei problemi che incontrano i Parchi con le popolazioni dicendo che chi lavora per la tutela dell’ambiente , si trova di fronte veri con le popolazioni, i cittadini si aspettano dai Parchi cose positive, uomo e natura sono andati sempre d’accordo, però dice che i Parchi non sono del luna park e si augura che dopo un lungo periodo la REGIONE abruzzo emani una nuova legge che si voterà votata il 23 giugno 2016.
Anch’esso parla dello sfruttamento dell’ambiente,dei cambiamenti climatici,dei nuovi utilizzi dei pascoli e dei boschi e dell’abbandono delle aree in terne ed aree Parchi.
E’ poi la volta di Domenico Nicoletti, Direttore del Parco Nazionale del GRAN sasso e dei Monti della Laga,che se pur iscritto nella sessione pomeridiana , chiede di fare il suo intervento subito, visto altri impegni che lo attendono.
Costui si sofferma a parlare del Parco del GRAN SASSO E MONTI DELL laga e dei problemi che pure ci sono.
Nella sessione pomeridiana , un saluto lo porta il Presidente della Comunità del Parco ANTONIO DI SANTO, ricordando che il COMUNE SI Opi fu il primo a cedere in fitto i primi 500 ettai di terreno boscoso, per la nascita dl Parco, ed oltre alla figura di croce e di Siprai, ricorda anche quella di Don Alessandro Ursitti, parroco di Opi, che tanto si adoperò per tale nascita, e si sofferma anche ha parale delle capacità per sviluppare attività turistiche in una zona PARCO.
E’ la volta di Febbo, DIRETTORE DEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO LAZIO E MOLISE che evidenzia la figura di Croce nella cultura ambientalista dei Parchi, accenna alla eologia del paesaggio , e dice che lui si sente figlio di questa terra .
Le leggi ci sono devono solo essere applicate, ma dice che non si può fare una legge se non vengono sentite le genti del Parco.
Di Nino , direttore del parco della MAIELLA PARLA DEL CONCETTA DI BELLEZZA e dice che dove vi sono palazzi signorili e le povere case del cittadino, quella è la bellaezza di un borgo: fare sistema in EUROPA, AVENDO UNA VISIONE COMUNE DEI parchi., della conservazione del lupo , dei nulla osta per la valutazione d’incidenza ed anche della conservazione del lupo appenninico e della conservazione della costa.
Annabella PACE. Commissario PARCO REGIONALE ,SIRENTE-VELINO, esordisce col dire che Natura deriva da nascere e che cultura significa coltivare ed educare e parla della nascita del PARCO SIRENTE VELINO E DELLA SUA ESTENSIONE E CHE NEGLI ULTIMI TEMPI ALCUNI PAESI HANNO chiestone continuano a chiedere di ridurre i confini.
INFINE il rappresentante del CORPO Forestale dello stato dott. NEVIO SAVINI, SI DICE soddisfatto del ruolo della Forestale e del ruolo dal carpo svolto, dal 1920 fino alla legge quadro sulle aree protette la 391 DEL 1991.
Tra le tante aree naturali nominate acquisite nel tempo dal corpo Forestale dello Stato, cita, che con la nascita delle regioni, avvenuta nel 1974, la riserva integrale del COLLE di Licco e INTRAMENTI , CONCLUDE DICENDO che il territorio protetto Italiano è pari al 10% mentre quello ABRUZZESE è pari al 30%.
La giornata si chiude on una visita guidata al convegno nel palazzo Sipari dove si è svolto il convegno e dove n acque C r o c e.