L’abbraccio tra le generazioni in una suggestiva lirica della scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi

Il 23 luglio si è celebrata la giornata mondiale dei nonni e degli anziani per invitare tutti a testimoniare la tenerezza verso coloro che, pur in età avanzata, sono necessari ad una comunità fondata sul rispetto della vita umana nella sua interezza: “non si scarta alcuna pietra, anzi, le più “vecchie” sono la base sicura sulla quale le pietre “nuove” possono appoggiarsi per costruire tutte insieme l’edificio spirituale” (cfr 1 Pt 2,5).

La scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi in questi versi, che invitano all’abbraccio esistenziale tra le generazioni, esalta la funzione educativa della poesia affidando alla parola una funzione civile.

Nell’abbraccio
Il tempo cancella le tracce
Della nostra presenza.
Lontano
Negli abissi del mare e del cielo
Dove la vita rinverdisce
La nenia di una vecchia muove la sedia.
Nel dolce dondolio il bimbo sobbalza
E poi torna a dormire sereno.
L’antico e il nuovo
La speranza e la rassegnazione
Il futuro e il passato
S’intrecciano nell’abbraccio
Caldo delle generazioni.
Se l’infanzia è nella nostra vecchiaia
La sopravvivenza è nel sole
Che gioca beffardo tra le rughe del volto.
Incontrastato, perenne, non conosce
L’avvicendarsi delle stagioni
E non muore nel tramonto.
Il suo dominio è nell’alba.
Ma se ogni battito
Giorno dopo giorno
Stanca il cuore, amiamo coloro
Che conservano il ricordo
Della nostra crescita.
Essi sono luccichìi di stelle
Nella notte fonda,
sacerdoti arcani che iniziano
al mistero dell’esistenza
con la fiducia ingenua degli innocenti
coinvolti in un gioco che tutti trascende.

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