San Benedetto dei Marsi – L’avvocato Quirino D’Orazio, quarantaduenne sindaco di San Benedetto dei Marsi, cittadina che, con oltre 4mila abitanti, è tra le più grandi della Marsica, ha aderito ufficialmente a Forza Italia.
D’Orazio è al suo secondo mandato da primo cittadino, incarico in cui è stato confermato dagli elettori lo scorso giugno con lo schiacciante 48,41% ottenuto dalla sua lista civica “Insieme si può”.
“Si tratta di una decisione che ho assunto dopo una lunga riflessione, determinata dalla lunga e proficua collaborazione con il consigliere regionale Emilio Iampieri e con il sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis – dichiara il sindaco di San Benedetto dei Marsi – e dalla politica di rinnovamento portata avanti dal senatore Nazario Pagano, presidente regionale di Forza Italia, e dall’onorevole Antonio Martino, coordinatore organizzativo regionale del partito di Berlusconi.
“In un momento in cui sarebbe sin troppo facile lasciarsi trasportare dall’ondivaghismo della politica di convenienza, ritengo vi sia piuttosto la necessità di riempire di contenuti un partito che in Abruzzo si fa interprete dei nuovi bisogni dei cittadini. Per fare questo occorrono persone capaci di anticipare e intercettare le esigenze delle popolazioni e ho deciso di accettare questa sfida, affiancando al mio ruolo istituzionale l’impegno politico, convinto come sono che Forza Italia, grazie a una leadership autorevole e lungimirante come quella attuale, possa dare impulso alla crescita di una classe dirigente in grado di rappresentare al meglio quelle istanze largamente maggioritarie tra la nostra gente”.
“Soddisfazione” è stata espressa dal consigliere regionale Emilio Iampieri: “Sono molto contento che Quirino sia entrato nella nostra famiglia politica, è un amministratore capace e scrupoloso e non è certo un caso se è stato rieletto sindaco a furor di popolo.
Sono sicuro – ha concluso Iampieri – che insieme a lui e ai tanti amministratori che guardano con simpatia al nostro progetto politico, Forza Italia farà ancora una volta la differenza”.