Lecce nei Marsi – Nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise capita di frequente, soprattutto in estate, di potersi imbattere nell’orso bruno marsicano. In questi casi è necessario però conoscere alcune informazioni di base e rispettare poche e semplici regole per tutelare l’animale e l’intero eco sistema.
Una di queste regole è non lasciare nelle zone più frequentate dall’orso del cibo incustodito, come i resti di un pasto o spuntini avanzati.
Negli ultimi giorni, invece, vengono abbandonati rifiuti da parte di chi campeggia o bivacca occasionalmente in località la guardia di Lecce nei Marsi che stanno attirando l’attenzione di un esemplare di orso bruno marsicano.
A tale proposito è intervenuto il Vice Sindaco di Lecce nei Marsi Augusto Barile attraverso la sua pagina Facebook.
“Da giorni un bellissimo esemplare di orso bruno marsicano fa capolino tra i rifiuti lasciati in località la guardia di Lecce nei Marsi da chi campeggia o bivacca occasionalmente, creando curiosità e stupore dei frequentatori della zona!” scrive Barile.
“L’orso bruno marsicano pur essendo docile resta sempre un animale selvatico e imprevedibile nei suoi movimenti” continua il Vice Sindaco “pertanto si raccomanda di non lasciare rifiuti sul posto in modo da evitare che l’orso possa avvicinarsi ad essi per mangiarli! Questo vale per due ordini di motivi: 1- non abituare l’orso a trovare cibo facile, c’è il pericolo che possa diventare un orso cosiddetto confidente e, una volta abituato al cibo facile, possa scendere a valle per cercare altro cibo in pollai o alberi da frutto in prossimità delle abitazioni; 2- Evitare che curiosi possano avvicinarsi all’orso che sta mangiando per filmarlo o fotografarlo mettendo in pericolo la propria vita davanti a imprevedibili reazioni dell’animale selvatico”.
“L’amministrazione comunale, d’intesa con il parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, ed in collaborazione con ACIAM sta cercando soluzioni per evitare l’abbandono di rifiuti sul territorio montano per consentire all’orso bruno marsicano di continuare a vivere tranquillamente come grande predatore delle bellissime montagne del parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e far godere i visitatori in modo tranquillo e sicuro questi bellissimi luoghi certificati dall’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità! Grazie a tutti per la collaborazione” conclude Augusto Barile.