Avezzano – Dall’incontro scaturito su iniziativa dell’Assessore alle attività produttive, Mauro Febbo, che il 30 luglio, a Pescara, aveva messo attorno al tavolo le organizzazioni sindacali di LFoundry e l’Amministratore Delegato dell’azienda, le varie sigle sindacali erano uscite con un sentimento misto fra delusione e irritazione, tanto da aver immediatamente annunciato un piano di incontri con i lavoratori per informarli sulla situazione aziendale e sulla ripresa della trattativa per il contratto collettivo nazionale.
Puntuale, il piano è arrivato, trasmesso all’azienda e ai lavoratori, dalle RSU di stabilimento, che intenderebbe svolgere assemblee retribuite secondo un calendario scandito da diverse date, il 5, 6, 9, e 10 agosto, su orari distribuiti in maniera da consentire la più ampia partecipazione possibile nel rispetto del distanziamento sanitario.
A tal fine è stato richiesto l’utilizzo della sala mensa, come già stabilito in sede di Comitato di Sorveglianza Covid, con preghiera rivolta alla direzione di dotare la stessa di un adeguato impianto di amplificazione. Il personale che usufruisce dello smart working potrà contare sulla registrazione di una delle sessioni assembleari.
La scelta di registrare una delle sessioni si è resa necessaria per sopperire all’impossibilità di utilizzare la bacheca sindacale digitale che, seppur pattuita durante la riunione del Comitato di Sorveglianza Covid, richiede tempi di realizzazione più lunghi di quelli preventivati. Alle assemblee prenderanno parte anche i segretari di categoria.
Tuttavia l’A.D. dell’azienda avrebbe nicchiato sul calendario delle assemblee stabilite dalle RSU, chiedendo possibilmente di rimandare tutto al 2 settembre. Questo è quanto riferisce alla nostra redazione, il segretario della FIM, Antonello Tangredi, destinatario, come tutti gli altri rappresentanti delle organizzazioni sindacali, di una mail dell’amministratore delegato Marcello D’Antiochia, dove si chiederebbe un rinvio.
I motivi addotti dall’A.D. sarebbero le ragioni di sicurezza dettate dalla normativa sulle misure anti Covid e la necessità dell’azienda di recuperare le mancate spedizioni venute meno a causa dell’interruzione di energia nel mese di Luglio.