Avezzano – Si è svolto di fronte ad una platea gremita e attenta, composta da studenti delle scuole superiori di Avezzano, cui è dedicato, il convegno “L’infinito che è in noi”, incentrato sul legame tra scienza e spiritualità.
Il vicesindaco Domenico Di Berardino ha portato i saluti istituzionali e ha posto in risalto il patrocinio, l’impegno e l’interesse del Comune di Avezzano e del Sindaco Di Pangrazio per il Festival “Verità Amore Bellezza”.
L’incontro, durato un’intera mattina, ha visto il susseguirsi di sei ospiti illustri, che hanno affrontato sapientemente il concetto di “entanglement” (che rappresenta il passaggio dalla visione lineare alla visione reticolare) da diversi punti di vista, con approccio antropologico, mitologico, psicologico, filosofico, scientifico, come pervasiva metafora degli innumerevoli e mirabili legami tra le cose, la natura, le persone e i popoli.
Tre focus fondamentali sono emersi tra gli interventi: la persona, la relazione e la coscienza.
La visione del documentario “Un altro mondo” e la testimonianza del regista Thomas Torelli hanno colpito e meravigliato i giovani in sala, per la prospezione di modelli esistenziali e sociali permeati dalle vibrazioni dell’energia cosmica.
Paolo Beltrame, fisico e cosmologo, docente di Filosofia della Scienza all’Università di Liverpool, ha ricordato l’importanza di guardare il cielo stellato se vogliamo orientarci ed entrare in connessione con noi stessi.
Francesco Vissani, direttore dei Laboratori del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha offerto ai ragazzi, con grande capacità di sintesi, un excursus efficace del “Pensiero scientifico dai Greci ai nostri giorni”, titolo della sua più recente opera divulgativa.
Del Premio Asimov, di cui Vissani è ideatore, ha parlato in un veloce ed estemporaneo fuori programma, la prof.ssa Cupelli, coordinatrice del premio nazionale per le scuole secondarie di primo grado.
L’antropologa Valentina Ferranti ha parlato di Ulisse, Penelope e dell’eterno viaggio verso un approdo coscienziale e archetipico.
Antonio Allegritti, sacerdote e filosofo, ha presentato la bellezza del Mistero, come invito a mettersi in viaggio per cercare di scoprirlo e custodirlo.
Adelmo Di Salvatore, ha toccato con grande maestria il tema della sincronicità e ha posto in evidenza i danni provocati dall’uso di droghe e alcool, riuscendo a calibrare il messaggio con la simpatia che lo contraddistingue e rendendolo ancora più efficace.
La giornalista Gioia Chiostri ha invitato i ragazzi a non limitarsi, buttando via tempo ed energie sugli smartphone, ma ad espandersi ed agire coltivando relazioni autentiche e non virtuali.
Un importante momento di riflessione è stato riservato al manifesto, scritto congiuntamente dallo scienziato Albert Einstein e dal filosofo Bertrand Russell, nel 1955, in cui si scongiuravano i capi delle Nazioni a trovare intese per la promozione della pace e per il disarmo nucleare, oggi purtroppo tornato attuale.
Emanuela Scipioni, ideatrice del Festival e coordinatrice del convegno, e la Pro Loco di Avezzano, che ha offerto la propria collaborazione per la riuscita dell’evento, hanno manifestato soddisfazione per il risultato raggiunto, per l’attenzione dei ragazzi, per la significativa presenza dei docenti e per il consenso dei dirigenti scolastici.