«L’isola ecologica che fine ha fatto?» La domanda rivolta dal circolo PD di Capistrello al Sindaco Ciciotti

Capistrello – In un comunicato, Alessandro Lusi e Chiara Di Felice, rispettivamente segretario di circolo e consigliera comunale del PD, riferiscono di aver appreso dalle parole del sindaco del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, che a detta dei Dem, sembrerebbe ormai fuori controllo, a tal punto da destare grande preoccupazione. Secondo loro però, non bastano gli appelli ai cittadini, affinché denuncino gli incivili, né reggerebbero le giustificazioni sulle foto-trappole insufficienti.

«A quanto pare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti è fuori controllo sul territorio comunale. Dichiarare che le foto-trappole non bastano più e limitarsi a fare un appello accorato ai cittadini, affinché denuncino gli incivili, evidenzia tutto il disagio dell’Amministrazione comunale nel provare a contenere e governare un fenomeno ormai degenerato e che costa 100.000 euro l’anno sulle bollette della Tassa comunale.»

I referenti del PD si uniscono allo sdegno contro l’inciviltà di quei cittadini che con tali gesti, non solo si rendono responsabili di un’azione illegale, ma danno anche prova di profonda inciviltà. Tuttavia, per loro, questo non basta.

«Le Autorità locali, a partire dal Sindaco, non possono sventolare bandiera bianca e affidarsi alle denunce dei cittadini. Anzitutto l’Amministrazione comunale dovrebbe spiegare che fine ha fatto la più volte annunciata isola ecologica. Era il 2015 quando l’Amministrazione Ciciotti annunciò che sarebbe stata realizzata entro pochi mesi. Poi non se ne è saputo più nulla.»

Nel comunicato, il PD sottolinea che l’assenza dell’isola ecologica rappresenta un ingiustificato disservizio a danno dei contribuenti e che, la precedente Amministrazione, nel 2015, aveva lasciato nelle casse comunali 105.000 euro a disposizione per realizzare l’opera.

«È scandaloso che dopo sei anni si sia persa nel porto delle nebbie. Se come dice il Sindaco, non bastano più le foto-trappole, si rafforzi la strumentazione a disposizione della Polizia locale. Chiediamo un immediato stanziamento nel bilancio comunale per acquisto o noleggio di droni che consentano un capillare e efficiente sistema di monitoraggio del territorio. Sarebbe un ottimo sistema, innovativo e efficace, per tenere sotto controllo il territorio e scovare gli incivili.»

Il PD chiede di portare il problema ad un livello istituzionale superiore, interessando il Prefetto, anche al fine di riunire un Comitato per l’ordine e la sicurezza, data la gravità del fenomeno, diffuso ben oltre il territorio comunale. L’idea sarebbe quella di trovare soluzioni e strumenti condivisi tra Forze di polizia e Amministrazioni locali, proponendo al comune di Avezzano, per esempio, un accordo fra i Comandi delle Polizie locali per una vigilanza coordinata nelle zone di confine maggiormente interessate dal fenomeno.

«La questione non può essere gestita solo da un punto di vista repressivo. Da anni sono state abbandonate le attività informative e le iniziative formative. La cultura del rispetto dell’ambiente si costruisce giorno per giorno, a partire dalle scuole. Riteniamo siano ancora tante le iniziative da mettere in campo prima di affidarsi alle denunce dei cittadini. Le Autorità, a partire dal Sindaco, hanno il dovere di prendere in mano la situazione ponendo fine a questo scempio.»

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