All’italia basta il minimo sforzo per qualificarsi ad Euro 2024 che si giocherà la prossima estate in Germania. La formazione di Luciano Spalletti pareggia 0-0 contro l’Ucraina, complice la sfortuna di aver più volte sfiorato un goal mai arrivato e una squadra avversaria agguerrita e pericolosa. Soprattutto nel secondo tempo l’Italia subisce anche, ma il momento della paura arriva al minuto 92: Zubkov serve in area Mudryk che, dopo un intervento di Cristante, vola a terra. L’arbitro non fischia ed il gioco prosegue. Il dubbio però rimane, con la stampa Ucraina che grida allo scandalo, ma anche in Italia l’opinione pubblica è divisa a metà.
Sport.ua, il principale quotidiano sportivo ucraino, attacca Aleksandr Ceferin, che in ottobre aveva definito l’Italia “troppo importante” per non qualificarsi a Euro 2024. “C’è stata una richiesta di rigore dopo una caduta di Mudryk, ma l’arbitro non si è preso nemmeno la briga di guardare il replay – si legge nell’articolo – Alla fine il sogno di Ceferin si è avverato: l’Italia si è qualificata agli Europei grazie allo 0-0“. Il quotidiano poi rincara la dose andando agli insulti “l’attuale presidente della UEFA è ancora un mascalzone” scrive.
Il commissario tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti, a fine partita ha dichiarato che non c’erano gli estremi per la massima punizione in quanto “Cristante mette il piede di fianco a quello di Mudryk, non sopra, quindi non è rigore“.
“Chi decide è il VAR e non noi. L’arbitro in campo non è stato chiamato per verificare cosa fosse successo. Per me era rigore, ma c’è un VAR che non ha ritenuto opportuno chiamare l’arbitro“, ha riferito l’allenatore ucraino Sergei Rebrov.
Opinione pubblica comunque divisa a metà. Gran parte della stampa italiana ed europea discute sul possibile rigore, alimentando le polemiche.