Lo Stato contro lo Stato

Respinti dalle forze dell’ordine, i sindaci dell’Abruzzo e del Lazio trattati come pericolosi delinquenti

Pescina –  L’intervista con il Sindaco di Pescina Stefano Iulianella mette  a fuoco la situazione vissuta a Roma. Sono state evidenziate  tematiche  importanti che è bene portare a conoscenza dei cittadini abruzzesi e laziali. La mobilitazione di oltre 60 sindaci dell’Abruzzo e del Lazio è nata per protestare contro i rincari delle autostrade A24 e A25. I portavoce delle rispettive comunità, ancor prima di giungere davanti a palazzo Chigi, sono stati bloccati dalle forze dell’ordine. Questa ormai è cronaca risaputa.

Pur se era stata concessa l’autorizzazione alla manifestazione, gli uomini  con la fascia tricolore sono stati costretti a cedere il  passo alla presentazione delle candidate del partito di  Rivoluzione Cristiana, nuovo movimento dell’ex ministro Gianfranco Rotondi. Questa è cronaca sconvolgente.

Il serrato gruppo dei sindaci è stato bloccato dalla polizia e  un loro esponente ha, gratuitamente, considerato la falsità della protesta,  come se il rincaro del 13%, dei pedaggi sulle autostrade A24/A25 fosse un niente per i pendolari e per coloro che sono costretti a percorre, frequentemente,  il tragitto che collega le varie provincie abruzzesi e laziali  con la Capitale. Questa è cronaca inquietante.

Valutando le varie definizioni quali :  Il sindaco, nell’ordinamento italiano, è l’organo monocratico a capo del governo di un comune,  esercita altresì funzioni di autorità locale del potere centrale ed è, al contempo, organo locale dello Stato. Il  sindaco quando agisce in tale veste, si dice che agisce quale ufficiale del Governo.

Considerando che il sindaco è eletto da quei cittadini facenti parte della Repubblica democratica Italiana aventi diritto al voto,  che i componenti del Governo sono anch’essi (n.d.r. quando le cose vanno secondo le regole) eletti dal popolo sovrano  si deduce che, con formula lapalissiana,  fare ostruzionismo al colloquio con i sindaci e impedire la presa visione delle documentazioni inerenti significa che:  lo Stato va contro lo Stato.

Cosa c’è ormai da meravigliarsi dell’iter politico di questa ormai bistrattata Italia? Cosa può mai illudersi di raggiungere e ottenere un povero semplice cittadino, se i rappresentanti legali della comunità vengono respinti dalle forze dell’ordine come pericolosi delinquenti?  Cosa sperare se la voce del popolo, tramite i propri rappresentanti, non viene nemmeno presa in considerazione?

Sarà bello scoprire le subdole manovre del convincimento politico per le  prossime elezioni.

“Nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che vuole.” (Pier Paolo Pasolini)

Video a cura di Manuel Conti

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