Avezzano – Una folla immensa, in un doloroso silenzio, ha voluto salutare per l’ ultima volta Alessia, la bambina di 12 anni rimasta uccisa, nei giorni scorsi, dal crollo dell’altalena sulla quale stava giocando nel parco dell’oratorio di San Pelino. In tanti, parenti, amici, rappresentanti delle istituzioni, ma anche semplici conoscenti, si sono stretti attorno al dolore dei familiari. Lacrime e commozione per un’anima innocente che troppo presto ha lasciato questa vita.
“Ale sei speciale, sarai sempre nei nostri cuori” si legge in uno degli striscioni comparsi nel piazzale antistante la chiesa a firma dei tanti amichetti. A celebrare i funerali il vescovo dei Marsi Giovanni Massaro. “È molto forte – ha detto – in questo momento il desiderio del silenzio. Il silenzio è il linguaggio che più di tutti esprime il dolore. Tante le domande, ma una decisiva, soprattutto per i genitori e per la sorella: come si può vivere un evento così tragico? Davanti ad una vita spezzata a 12 anni ti viene solo da piangere. Non c’è parola per chi perde un figlio. Se perdi il marito sei vedova, se perdi i genitori sei orfano.
La perdita di un figlio è un dolore talmente forte che non può essere espresso. Non ci sono le parole. Alessia era una bambina buona e disponibile, aiutava sempre i suoi compagni, si faceva voler bene. Era molto legata a Don Antonio che per lei era il prete più bravo.
Dobbiamo recuperare almeno un po’ di speranza. Ieri Eda ci ha posto una domanda: dove stava Dio al momento di quell’incidente? È la stessa domanda che si pone Gesù sulla croce. Quella di Alessia è una morte assurda, ma la morte non è l’ultima parola pronunciata sulla vita. Dio nel momento della morte non ci lascia soli.
La fede può darci un aiuto nel superare il dolore, ma bisogna restare uniti. Teniamoci tutti per mano, preghiamo insieme e invochiamo la forza del signore”. Poi rivolgendosi ai genitori:” Continuate a custodire l’amore per la vita. Solo l’amore è più forte della morte. Il ricordo di Alessia, la sua bontà e il suo sorriso, vi spingano ad avere amore per la vita. Alessia prenditi cura dei tuoi amici che tanto ti vogliono bene, prenditi cura anche di tutti i bambini che soffrono in qualsiasi parte del mondo. Non c’è bisogno che ti raccomandi i tuoi genitori. ‘Amore mio la mamma ti ama’ c’ è scritto nei santini. Fai sentire la tua presenza, perchè loro hanno bisogno di te”.
Al termine dell’omelia un’amichetta ha voluto rivolgere l’ ultimo saluto ad Alessia: “Ale come faccio senza te, con chi riderò, con chi piangerò, con chi farò pazzie, con chi mi truccherò, con chi farò le foto. Insomma con chi vivrò? Vola in alto e pensami”.
All’uscita del feretro tanti palloncini bianchi e rosa sono volati in cielo sulle note di “D’improvviso” di Lorenzo Fragola.
Le parole del consigliere delegato per la frazione di San Pelino, Ernesto Fracassi:
“Oggi i nostri sguardi, i nostri pensieri, le nostre preghiere e i nostri sentimenti sono
tutti rivolti alla Casa del Padre, la Chiesa parrocchiale di San Pelino. Oggi è il tempo
delle lacrime, dei ricordi teneri e dei saluti dolci per la piccola Alessia, bambina
meravigliosa, dal sorriso indimenticabile. Da amministratore ma soprattutto da
sanpelinese e da padre, assieme all’amministrazione tutta, mi unisco al dolore
immenso che sta provando la famiglia. Stiamo vivendo come comunità giorni
drammatici: nostro dovere è quello di ascoltare, di esserci e di continuare a lavorare
per la memoria e per il futuro. Alessia ci ha lasciato il dono dell’innocenza; dobbiamo
essere presenti nel silenzio, nel rispetto delle lacrime e del crudo dolore. Esserci come
concittadini, come vicini di casa, come amici in ogni forma e sostanza. Non ci sono
parole o gesti che possano sanare il vuoto che si è spalancato, possiamo solo porgere il
nostro cuore”.
Così il consigliere comunale Ernesto Fracassi, delegato per la frazione di San Pelino, che ha partecipato alle esequie di questo pomeriggio assieme a tutta la Giunta e al consiglio comunale.