Abruzzo – Torna a farsi vedere l’orsa Gemma, l’anziano esemplare femmina di orso bruno marsicano che, non molto tempo fa, si è resa protagonista di un paio di incursioni all’interno di una struttura ricettiva di Scanno. L’orsa, conosciuta proprio perché frequenta con una certa regolarità alcuni centri abitati abruzzesi, stavolta è stata “beccata” mentre frugava tra i rifiuti recuperati dai cassonetti.
Gli orsi, in questo periodo dell’anno, stanno vivendo una fase denominata “iperfagia”: il loro fabbisogno di cibo quotidiano arriva quasi a triplicare per consentire di accumulare riserve necessarie alla sopravvivenza nel corso del letargo invernale.
Da tempo gli esperti ci spiegano che i rifiuti alimentari prodotti dagli umani sono pericolosi per la salute degli orsi, eppure Gemma, come altri orsi bruni marsicani prima di lei, hanno di nuovo trovato di che cibarsi proprio sfruttando gli scarti prodotti dalle persone.
In molti territori si stanno installando secchi anti-orso, ossia contenitori capaci di resistere ai tentativi di scardinamento e rovesciamento da parte degli animali. In questo caso, però, Gemma ha trovato secchi normali e, purtroppo, ne ha approfittato.