Lecce nei Marsi – È notizia di pochi giorni fa la “visita” di un orso bruno marsicano presso un campo scout a Lecce nei Marsi. Il plantigrado si è introdotto tra le tende e ha fatto incetta delle scorte alimentari portate dai campeggiatori, divorando tutto quello che ha potuto. Dopo quanto avvenuto, i ragazzini sono stati immediatamente allontanati e messi al sicuro anche grazie ai Carabinieri Forestali e agli amministratori del paese.
A distanza di qualche giorno dall’episodio sopra menzionato, lo zoologo Paolo Forconi condivide online una lunga nota attraverso la quale segnala la presenza di un orso, o forse più di uno, che si recherebbe quasi ogni notte nell’abitato di Lecce nei Marsi per rovistare tra i secchi dei rifiuti alla ricerca di cibo. “Rifiuti sparsi ovunque lungo le strade, cassonetti spaccati dall’orso, sbarre di ferro piegate (messe dal Parco per proteggere i cassonetti). Tutte le sere è così“, scrive lo zoologo.
Forconi è sempre stato molto critico nei confronti delle strategie di dissuasione nei confronti degli orsi finora adottate dal Parco Nazionale. “Le soluzioni e i numerosi divieti imposti dal Comune e dal Parco sono stati tutti inutili o inefficaci e la situazione è peggiorata ogni anno sempre più“. E continua: “l’esperienza di dissuasione su Juan Carrito ha mostrato un totale fallimento, come era prevedibile, perché la scienza dice che non si deve applicare la dissuasione quando l’orso cerca il cibo, in quanto è inutile“.
A Lecce nei Marsi è stato deciso, dopo un recente incontro per il progetto Life Bear Smart Corridors, di installare quattro cassonetti anti-orso. Secondo lo zoologo la soluzione non servirà a molto perché “l’orso andrà a mangiare negli altri cassonetti dei rifiuti sparsi in paese o nei mastelli dell’umido che non sono anti orso“. Secondo Forconi, la soluzione da adottare è quella che, di tanto in tanto, qualche cittadino propone: “portare frutta nel bosco (prugne, mele, pere). È anche la soluzione più economica e più rapida da realizzare“.
Infine, scrive: “la presenza a Lecce nei Marsi di un orso condizionato al cibo umano rende più difficile la soluzione del problema. Saranno pertanto indispensabili, oltre alla frutta nel bosco, anche i cassonetti anti orso e una comunicazione efficace a tutti i cittadini sullo smaltimento dei rifiuti“.
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