Ovindoli – L’amministrazione comunale di Ovindoli ha deciso di raccogliere l’invito dell’AIE (Associazione Italiana Epilessia) e ha voluto illuminare di luci viola alcuni dei suoi simboli monumentali: l’arco di ingresso al centro storico in piazza San Rocco, il Castello di San Potito e la Torre di Santa Jona. Le luci viola rimarranno accese in segno di vicinanza nei confronti di chi si adopera per sensibilizzare sul tema dell’epilessia fino al 19 febbraio.
“Lo facciamo per dare una luce di conoscenza e di speranza ad una patologia di fatto dimenticata” scrivono in una nota gli amministratori di Ovindoli. “È un evento globale che promuove, dal 2015, la consapevolezza dell’epilessia in più di 130 paesi. Si svolge ogni anno per riunire, simbolicamente, le persone affette da epilessia e chiedere alla società civile e alle istituzioni attenzione e collaborazione, per abbattere, insieme, le false credenze che ancora accompagnano questa problematica“.
L’epilessia è una delle condizioni neurologiche croniche più frequenti. Si stima che in Italia ne soffrano circa 600mila persone, 6 milioni Europa e circa 50 milioni nel mondo. Si tratta di una condizione che nella maggior parte dei casi può essere curata con successo grazie alle terapie farmacologiche a disposizione, ma un terzo dei pazienti non risponde alle cure con risvolti importanti sulla qualità della vita. La non prevedibilità delle crisi epilettiche può infatti inficiare il contesto lavorativo, scolastico e affettivo. Se a questo si sommano l’accesso disomogeneo delle cure, che ancora si registra soprattutto nei Paesi a basso reddito, oltre allo stigma presente in tutti i Paesi, anche quelli occidentali, si capisce perché questa condizione sia ad alta pervasività.