Pescina – La chiesa di San Giuseppe a Pescina era gremita per dare l’ultimo saluto a Pietro Colamartino, scomparso improvvisamente nel sonno. Figura amatissima tra gli appassionati di montagna, trail running e scialpinismo, Pietro era originario di Pescina ma viveva all’Aquila con la compagna.
Sognava il Nanga Parbat, la “montagna nuda”, e amava profondamente l’Abruzzo, la sua gente, i suoi silenzi. La sua scomparsa ha lasciato sgomenta non solo la comunità di Pescina, ma anche il vasto mondo degli sportivi e degli amanti della natura che lo avevano conosciuto e apprezzato.
Don Michele nell’omelia ha confortato gli amici e i parenti tutti citando approfonditamente al parabola delle dieci vergini e di quanto la testimonianza dei presenti sia “olio per la lampada” di Pietro.
Tra i tanti presenti, è stato il sindaco di Pescina, Mirko Zauri, a prendere per primo la parola con un intervento commosso e personale:
«Ho conosciuto Pietro che ero poco più che adolescente e subito ho sentito che condividevamo qualcosa di profondo: il rispetto, l’ascolto, la passione per ciò che si ama. Con lui anche le situazioni difficili diventavano occasione di dialogo, di riflessione. Era sempre pronto a tendere una mano, a dare una pacca sulla spalla. Pietro non era solo un amico: era una guida discreta.»
Subito dopo, gli amici hanno voluto ricordare i tanti momenti condivisi:
«Ricorderemo le soste immancabili per acquistare pacchi di merendine di ogni tipo, le ore passate a preparare gli zaini il giorno prima della gara, tutti con lo stesso identico zaino, come un piccolo rito sacro. Pietro era la nostra borraccia di riserva, quello che ti dava energia quando stavi per mollare.»
Pietro Colamartino era una presenza costante nei sentieri della Marsica e del Gran Sasso, ma anche nei cuori di chi aveva avuto la fortuna di camminargli accanto. Non amava mettersi in mostra, ma sapeva essere il motore silenzioso di ogni gruppo: quello che incoraggia, che aspetta, che condivide.
«La montagna gli aveva insegnato il rispetto, e lui l’ha insegnato a noi»
Tra le frasi più toccanti pronunciate durante la cerimonia, una è sembrata racchiudere tutto ciò che Pietro rappresentava:
«Era uno di quelli che non parlano per farsi notare, ma parlano quando serve. E anche il silenzio, con lui, aveva un senso.»
La comunità di Pescina lo ricorderà sempre con affetto, come uno dei suoi figli più autentici.
