Quello di quest’anno è stato il mese di ottobre più caldo mai registrato al mondo, proseguendo una successione di record mensili iniziata a giugno. Ottobre 2023 sbaraglia i precedenti record con una temperatura media globale dell’aria in superficie di 15.30 gradi, 0.85 gradi al di sopra della media di ottobre del periodo compreso tra il 1999 e il 2020 e 0.40°C al di sopra del precedente ottobre più caldo, quello dell’anno 2019. Lo ha annunciato oggi l’osservatorio europeo sui cambiamenti climatici Copernicus (C3s).
Tali temperature che provocano siccità, incendi devastanti e violenti uragani, alimentano gli avvertimenti degli scienziati che faranno da sfondo alla 28/ma conferenza sul clima delle Nazioni Unite in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre. “Possiamo dire con quasi certezza che il 2023 sarà l’anno più caldo mai registrato” e “la sensazione di necessità urgente di intraprendere un’azione ambiziosa sul clima in vista della Cop28 non è mai stata più forte”, ha affermato in un comunicato Samantha Burgess, vicecapo di C3s.
L’anomalia è “eccezionale” per le temperature globali. Quello del 2023 è stato di “1,7 gradi più caldo della media degli ottobre del periodo tra il 1850 e il 1900”, prima dell’effetto delle emissioni di gas serra dell’umanità, aggiunge l’osservatorio Ue per il clima. Da gennaio la temperatura media è stata la più calda mai misurata nei primi dieci mesi dell’anno.
IN ABRUZZO
Ottobre 2023 sulla Regione Abruzzo è stato più caldo di oltre 4°C rispetto alla media di riferimento climatologico 1991-2020, e più secco, con precipitazioni più scarse di oltre il 60% rispetto alla climatologia.
Un persistente sistema di alta pressione sull’Europa meridionale, in estensione dal Nord Africa, ha fatto sì che il flusso d’aria sia stato in prevalenza dai quadranti sud-occidentali, favorendo il frequente arrivo di masse d’aria calda e secca, accompagnata da polveri desertiche. Le temperature hanno stabilito nuovi record di caldo in tutte le località della nostra regione.
I dati meteorologici delle stazioni abruzzesi sono raccolti dall’Ufficio idrologia, idrografico e mareografico dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile dell’Abruzzo ed elaborati dal CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila, secondo la metodologia illustrata in https://rmets.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.7081.
Analisi sinottica
In Figura 1 riportiamo le anomalie rispetto alla media climatologica 1981-2010 sull’Europa da rianalisi NCEP/NCAR (psl.noaa.gov) per il mese di ottobre 2023 di geopotenziale a 500 hPa, vento vicino alla superficie, temperatura a 2 m e precipitazione. Dalla mappa di geopotenziale si può vedere come un vasto promontorio di alta pressione sia stato prevalente sul Mediterraneo Occidentale, favorendo così un flusso di aria da Sud-Ovest. In Nord Europa, invece, prevalenti condizioni cicloniche, in particolare sulla Scandinavia, hanno favorito arrivo combinato di masse d’aria dall’Atlantico e dall’Artico, determinando precipitazioni più abbondanti della media e temperature rigide. L’Europa dell’Est è stata l’area con anomalia termica più calda, con oltre +5°C rispetto alla climatologia, mentre la Scandinavia quella con anomalia più fredda, con punte oltre -5°C.
Analisi locale
In Figura 2 mostriamo le mappe di anomalia delle temperature e delle precipitazioni sulla regione Abruzzo, ricostruite con dati dell’Ufficio Idrografico e Mareografico elaborate dal CETEMPS, per il mese di ottobre 2023. Le anomalie di temperatura sono state talmente elevate, da richiedere la definizione di nuovi intervalli per la selezione dei colori della mappa. L’anomalia di temperatura media è stata di +4.3°C, con punte di +5.2°C nell’entroterra pescarese. La distribuzione spaziale delle anomalie di temperatura massima risulta simile a quella della media, ma con valori più elevati: anomalia media +5.4°C, punta di +6.6°C nell’entroterra pescarese. Le anomalie di temperature minima sono state più omogenee sul territorio, in media +3.3°C. Le precipitazioni sono state più scarse in media del 64%, con estremi di -90% sul litorale teramano e di -40% sulla Marsica.
Nelle Figura 3 – Figura 7 riportiamo le serie temporali di anomalie di temperatura (media, massima, minima ed escursione giornaliera) e precipitazione giornaliere per diverse località della Regione Abruzzo rispetto alle medie climatologiche 1991-2020 per il mese di ottobre 2023. Si può vedere come il mese sia stato praticamente tutto caratterizzato da anomalie termiche fortemente positive, fino a +10°C, con l’eccezione di due-tre giorni nella parte centrale del mese, quando sono avvenute parte delle scarse precipitazioni del mese. L’anomalia di escursione termica giornaliera suggerisce che la prima metà del mese sia stata anche particolarmente serena, soprattutto sulle aree appenniniche, mentre più nuvolosa nella seconda metà, quando sono occorse anche altre deboli precipitazioni ed episodi di vento forte di libeccio, con fenomeno del “garbino” sul versante adriatico.
In Figura 8 riportiamo il dettaglio delle località di Catignano (PE), Pescara, L’Aquila e Roccaraso (AQ) della classifica delle dieci anomalie più positive e di quelle più negative di temperatura media mensile per il mese di ottobre nel periodo 1974-2023. Il mese è stato di gran lunga il più caldo in tutte le località, con anomalie il doppio o il triplo rispetto ai precedenti record sul versante adriatico.
Previsioni stagionali
Riportiamo le valutazioni che possono essere tratte in base alle previsioni stagionali rilasciate dal servizio europeo Copernicus (https://effis.jrc.ec.europa.eu/apps/effis.longterm.forecasts/) per le prossime tre settimane in Figura 9. Per quanto riguarda l’Italia, il mese si profila piuttosto caldo e secco rispetto alla media climatologica, in particolare la settimana prossima.