Avezzano – L’amore e la gratitudine prendono forma nei versi di Marina De Michele, psicologa clinica e docente di scuola secondaria di Avezzano. La poesia, per lei, è una passione e un mezzo per esprimere emozioni profonde.
Con il suo ultimo componimento, dedica parole di affetto e sostegno al padre e a tutti i papà che affrontano momenti difficili, sottolineando come, anche quando la salute vacilla, l’amore e i ricordi restano forti.
Non è la prima volta che le sue opere trovano spazio su queste pagine: alcune sue poesie sono già state pubblicate in passato, confermando il suo legame con la scrittura e la sua capacità di toccare il cuore dei lettori.
TRA I BAGLIORI DELL’ALBA
Un lamento, forse una nenia…sommessa…greve.
Il tuo cuore gioisce al battito del mio,
ma ormai le parole non riescono ad unirsi in una melodiosa danza.
Figlia, ora per te mi sento quasi madre.
Ti racconto storie dove sei talora principe, talaltra guerriero.
Mi sorridi, papà,
anche se non riesci a cogliere il senso delle cose che ti dico.
So che sei presente, che ti culli tra il timbro
della mia voce e l’espressività del mio volto.
Al di là del significato di ogni cosa,
so che la tua mente fluttua tra il moderato andantino delle vocali
e si ravviva nella cadenzata marcia di qualche consonante.
Mi guardi. I tuoi occhi non hanno perso la maestosa bellezza di un tempo
e, come boschi inesplorati, mi indicano sentieri impervi,
proibiti ad ogni penna e ad ogni poeta.
Mi scruti, vedi la mia fragilità e mi tendi la mano.
Il male, papà, non può scalfire i ricordi, le risa,
le corse in riva al mare sfidando i colori del tramonto.
Papà, al di là di ogni orizzonte, con o senza fari,
noi ci troveremo…
Guardami, papà, guardami ancora.
Ecco l’alba, balliamo tra i suoi bagliori,
perdiamoci nel canto dei grilli.
Ritroviamoci in un abbraccio… papà.