domenica, 8 Settembre 2024
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Marsica unita: gli attivisti del Movimento 5 Stelle ripartono dal dopo voto

I Meetup chiedono di istituire «con urgenza» un organo marsicano partecipato che coordini e controlli le azioni sul territorio. Presente il consigliere regionale Gianluca Ranieri
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Marsica – Collaborazione, coesione, comunione d’intenti, regole chiare e condivise: è quello che chiedono a gran voce gli attivisti del Movimento 5 Stelle nel corso della riunione marsicana che si è tenuta domenica 8 aprile a Celano presso la “sala dei frati”, a un mese dalle elezioni politiche del 4 marzo che ha visto esclusa la provincia dell’Aquila e la Marsica da una rappresentanza dei 5 Stelle in Parlamento. Presenti gli attivisti di Trasacco, Civitella Roveto, Pescina, San Benedetto de’ Marsi, Massa d’Albe, Capistrello, Tagliacozzo, i tre gruppi di Avezzano oltre a Celano, moderatrice Carmela Tomassetti.

Si riconosce unanimemente l’esito negativo delle ultime votazioni, che hanno fortemente penalizzato la provincia dell’Aquila e in particolare la Marsica rispetto a un risultato regionale (e nazionale) altrimenti esemplare: i candidati pentastellati per la Camera e Senato al collegio uninominale Aquila-Marsica-Alto Sangro non sono riusciti infatti a imporsi contro gli avversari di centro-destra, e il territorio non avrà nessun parlamentare 5 Stelle.

È per questo che il primo punto all’ordine del giorno è una disamina del voto e della scelta dei candidati alla ricerca delle motivazioni che hanno determinato il “flop”: troppe divisioni, troppi particolarismi, dispersione di voti, poca comunicazione tra Meetup sono solo alcune delle problematiche emerse, inoltre non si comprendono i criteri di selezione alle “Parlamentarie” che si sono tenute sulla piattaforma Rousseau il 16 e 17 gennaio scorso e dalle quali si sono trovati esclusi senza spiegazioni alcuni attivisti che avevano proposto la loro candidatura: tra questi Walter delle Coste di Pescina, ex presidente WWF Abruzzo Montano, e Antonina Cofini di Avezzano: «i referenti regionali della zona non si sono attivati nonostante le ripetute segnalazioni».

Il clima si anima con l’intervento di Francesco Eligi, consigliere comunale M5S nell’Amministrazione avezzanese, che tuona: «vergognatevi!», suscitando l’indignazione dell’intera assemblea. Già all’indomani del voto del 4 marzo Eligi si era espresso aspramente su Facebook contro gli elettori aquilani e marsicani «colpevoli» a suo dire «dell’affossamento» del M5S sul territorio per non aver saputo «cogliere l’opportunità di un cambiamento rispetto alla vecchia politica».

Anche Giorgio Fedele, il “grande escluso” di questa tornata elettorale sul quale il suo Meetup di Avezzano “Amici del Movimento” aveva puntato tutto, non ci sta a fare “mea culpa” e nega il fallimento: «la responsabilità di costruire qualcosa è di tutti», afferma prendendo atto della «volontà espressa dall’elettorato», e parla piuttosto di «guerre fratricide», «veleni sparsi» e persino «diffamazioni» riferendosi a una riunione provinciale pubblica che gli attivisti avevano organizzato ad Avezzano nel febbraio 2017 in cui già si denunciavano le mancanze degli eletti del Movimento nella Marsica, la loro assenza/incapacità di gestire e coordinare in maniera efficace e produttiva il lavoro sul territorio. Ma in quell’occasione le richieste di spiegazioni da parte degli attivisti erano cadute nel vuoto, e ora ci si trova a fare i conti con dei risultati deprimenti che non hanno premiato nessuno.

Laconici i commenti del consigliere Ranieri, che ha ricordato la «crescita del Movimento dal 2012» schermendosi dalle accuse di «poco lavoro svolto» in Regione rispetto agli altri consiglieri pentastellati, numeri alla mano.

Ma nonostante queste incomprensioni di lunga durata che sembrano insormontabili, l’incontro si conclude con intenzioni propositive: il progetto di costituzione di un organo che metta insieme le esperienze e le capacità di tutti per ripartire “dal territorio” e le sue problematiche, un percorso di crescita, confronto, partecipazione e inclusione con regole e criteri chiari da definire insieme, soprattutto in vista delle votazioni regionali che si svolgeranno ad ottobre-dicembre di quest’anno, partendo dalle prossime riunioni che, ci si ripromette, avranno scadenza mensile. (A.M.B.)

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Angelo Zarini

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