Tagliacozzo – Sulla vicenda Masterplan interviene Maurizio Di Marco Testa, ex primo cittadino e capogruppo de Il Paese che vorrei. «Ancora una volta mi trovo a dover smentire le dichiarazioni del sindaco, il quale rivendica meriti che non ha», afferma Di Marco Testa. La nota del capogruppo de Il Paese che vorrei arriva a pochi giorni dalla notizia della firma della convenzione tra Regione e Comune per i finanziamenti del Masterplan. A dare la notizia era stato il sindaco, Vincenzo Giovagnorio, affermando che «i finanziamenti arrivano quando si progetta e si lavora seriamente».
«Apprendo con molto piacere la firma della convenzione per un milione di euro per il Palazzo Ducale», dichiara Di Marco Testa, «allo stesso tempo, però, prendo atto della solita arroganza del sindaco che rivendica meriti che non ha e che non combaciano con la realtà dei fatti. Lo aveva già fatto per i due milioni e mezzo arrivati per le scuole e frutto del lavoro dell’amministrazione guidata da me. Forse il primo cittadino dimentica che il finanziamento ottenuto è frutto di un lungo lavoro iniziato nel 2015 che ha portato, a gennaio 2016, all’inserimento del Palazzo Ducale nel Masterplan. Quindi, è frutto della mia amministrazione», continua. «Forse Vincenzo Giovagnorio ha dimenticato anche la “guerra dei manifesti” che fece il PD. Infatti, l’attuale assessore ai Lavori Pubblici, all’epoca capogruppo dell’opposizione espressione del PD in consiglio comunale, Roberto Giovagnorio, fece fare dei manifesti ringraziando Giuseppe Di Pangrazio per aver inserito il Palazzo Ducale nel Masterplan. Vincenzo Giovagnorio quando sedeva tra i banchi dell’opposizione era un assenteista, per questo», conclude Di Marco Testa, «gli giustifico il fatto di non conoscere qual è stato l’iter del Masterplan. Invito il sindaco a dismettere i panni del pifferaio magico e a giocare a carte scoperte, carte che hanno una data precisa!».