Mastodontico progetto di una centrale elettrica e discarica nel Parco d’Abruzzo, la Regione Molise dice no

Abruzzo – Come hanno denunciato le associazioni ambientaliste gli scorsi giorni, un progetto da oltre 500 milioni di euro è stato presentato al Ministero dell’Ambiente da Enel Green Power per scavare, con tanto di esplosivo, quasi 10 km di nuove gallerie nelle montagne, con tanto di nuove strade, grandi aree cantiere, nuovo elettrodotto, deforestazione a raso per ettari, deposito di centinaia di migliaia di mc di detriti.

Tutto questo andrebbe a coinvolgere i territori montani delle Mainarde tra Alfedena, Pizzone, Montenero Val Cocchiara e Castel San Vincenzo al confine tra Abruzzo e Molise interessando in pieno sia il territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo sia le aree limitrofe della Zona di Protezione Esterna.

Il progetto prevede la produzione di oltre 900.000 mc di rocce da scavo, una parte consistente delle quali dovrebbe essere scaricata per sempre in alcune aree limitrofe, una addirittura all’interno del Parco. Oltre 11 ettari di bosco sarebbero tagliati a raso per ospitare le aree di cantiere della durata di ben 5 anni.

La parte sua, la Regione Molise, ha stabilito quanto segue: “In riferimento al progetto Enel di Castel San Vincenzo, la Regione Molise ha espresso parere sfavorevole al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ritenendo di grande interesse turistico l’area interessata dai lavori di “generazione e pompaggio delle acque prelevabili dal lago di San Vincenzo al Volturno“.

Per questo motivo, unitamente all’Assessore all’Ambiente, Andrea Di Lucente, ho interessato della questione il Servizio di tutela e valutazione ambientale della Regione Molise, affinché esprimesse il proprio parere al Ministero all’Ambiente. Il Servizio interessato si è pronunciato in modo sfavorevole per i seguenti motivi. Ha rilevato, in particolare, che, in tal caso, debba prevalere, in via preventiva e precauzionale, il principio di non arrecare danno all’ambiente in quanto l’attività lederebbe in misura significativa la buona condizione e la resilienza degli ecosistemi, nonché lo stato di conservazione degli habitat e delle specie.

Il Servizio ha sottolineato, inoltre, l’alta valenza culturale, storica, artistica e turistica del complesso monumentale di San Vincenzo al Volturno e l’importanza del patrimonio paesaggistico ed ambientale della Riserva della Biosfera “Collemeluccio e Montedimezzo”, patrimonio dell’UNESCO. L’area in esame, sede anche del Parco delle Mainarde e di quello Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha delle peculiarità importanti, tali da non poter permettere di deturpare un unicum ormai apprezzato da migliaia di turisti“.

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